Sono 33 le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del Tribunale di Cagliari su richiesta della procura nell'ambito dell'operazione 'Dama' su due organizzazioni di narcotrafficanti attive tra Sardegna e Lombardia. La prima, secondo quanto documentato dalle indagini, condotte tra il 2018 ed il 2019 attraverso intercettazioni e pedinamenti, faceva capo a un pluripregiudicato cagliaritano, Efisio Mura, con base nel quartiere di S. Elia, dove gestiva lo spaccio di cocaina ed eroina con una rigida organizzazione gerarchica tra capi piazza, pusher e vedette, in grado di produrre un volume di affari di un milione di euro al mese.
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"Un gruppo criminale particolarmente violento", lo definiscono i carabinieri, "che non esitava ad imporre la propria presenza tra i palazzi popolari costringendo con la forza inermi residenti a fornire le proprie abitazioni per far rifugiare i pusher in occasione dei controlli delle forze dell'ordine".
Ruolo apicale nell'organizzazione era ricoperto da alcune donne, compagne di esponenti di vertice, che contribuivano ai turni di vedetta e alla spartizione dei proventi delle attivita' di spaccio. Arrestato nell'aprile del 2019, Mura aveva continuato a gestire il traffico dal e nel carcere di Cagliari Uta, con cellulari introdotti clandestinamente nel penitenziario. Gli investigatori hanno documentato contatti con appartenenti alla cosca di 'ndrangheta Barbaro-Papalia di Plati', operativa a Buccinasco (Milano). (AGI)