'Ndrangheta, Klaus Davi intervista il boss Nino Imerti

«Preferisco stare in prima linea, in trincea, sul pezzo. L'antimafia delle parate coi borselli di Gucci la lascio ad altri. Mi sono alzato alle cinque e mi sono appostato davanti alla caserma di Archi, da solo. E l'ho aspettato in macchina ascoltando la musica degli Abba, il mio gruppo preferito, icone LGBT. Ho fatto esattamente come facevano i killer durante le guerre di 'Ndrangheta». Lo ha detto Klaus Davi in una dichiarazione che uscirà domani sul quotidiano Gazzetta del Sud a commento dell'intervista al boss Nino Imerti.

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«C'è gente che straparla di 'Ndrangheta senza mai averne visto uno di affiliato. Io non ho una preparazione giuridica, lo so, ma nei territori so muovermi eccome. Ho la giusta faccia tosta», ha continuato Davi. Nel video Imerti dirà al massmediologo: "Klaus mi hai fregato!". «Beh, sentirsi dire dal capo della 'Ndrangheta "mi hai fregato" è una bella soddisfazione! Per questo ho grande ammirazione per i giornalisti in Calabria che sanno di cosa parlano a differenza di tanti miei concittadini milanesi...», ha concluso il giornalista italo-svizzero.

L'intervista uscirà domani in due versioni. Una sul quotidiano Gazzetta del Sud e una versione on line sul canale youtube KlausCondicio (https://www.youtube.com/user/klauscondicio).