Reggina, tristezza infinita: il Monza annaspa ma vince 1-0, gli amaranto non tirano mai

bellomomonzadi Paolo Ficara - Quanto è lungo il tunnel in cui si è infilato la Reggina? Altro giro ed altra sconfitta per gli amaranto, stavolta sul terreno di un Monza che si impone col minimo sforzo: Mota Carvalho al 52' timbra una gara a senso unico. Il pareggio dello scorso 18 dicembre a Como si rivela episodico. Nemmeno la cura Toscano produce effetti per la Reggina: quando si tornerà in campo, il prossimo 5 febbraio in casa della Ternana, saranno trascorsi tre mesi esatti dall'ultima vittoria. Tre mesi in cui sono giunte solo sconfitte.

LE SCELTE – La prima sorpresa nella formazione di mister Toscano è in porta: Micai torna in panchina nonostante le incredibili parate di sabato scorso contro il Brescia. Se in questo caso Turati rappresenta comunque una garania, lo stesso non si può dire circa le altre rinunce: out la coppia di centrali titolari (Cionek e Stavropoulos), squalificato uno dei tre mediani fin qui utilizzati (Bianchi), rimaste a casa le due mezzepunte che hanno segnato due volte (Menez e Rivas), in panchina il capocannoniere Galabinov. A Stroppa non va molto meglio sul piano delle assenze ed è indotto a togliere Carlos Augusto dalla fascia sinistra per presentarlo marcatore in difesa.

BARICENTRO BASSO – Dopo un inizio incoraggiante, sì e no quattro minuti, per il resto del primo tempo bisogna contare gli uomini della Reggina all'interno della propria metà campo, ma soprattutto quelli che difendono dentro l'area di rigore. Parlare di baricentro basso è un eufemismo, mentre la mancanza di nerbo è reciproca. Diversi i palloni persi, almeno due sanguinosi, poco sopra l'area. Incredibile come si riesca a non saltare, sugli sviluppi di una punizione, difendendo a zona quasi in area piccola. Si va all'intervallo sullo 0-0 solo per demerito del Monza, che non va oltre una traversa colta da Mota Carvalho dopo uno di quei palloni regalati al limite.

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GOL ED EPISODI – Nella ripresa non cambia nulla per una Reggina che disconosce il concetto di giocare a due tocchi. Nella metà campo avversaria non si arriva mai a tre passaggi di fila. Al 52', dopo un buon intervento di Turati, un sinistro di Mazzitelli serve forse inavvertitamente Mota Carvalho che brucia Regini ed appoggia in rete. Dieci minuti più tardi, l'arbitro Camplone va al var per annullare il raddoppio a Colpani: galeotta una sbracciata di Mazzitelli ai danni di Loiacono. Peccato che più avanti il direttore di gara non si serva della tecnologia, per punire un mani in area monzese di Marrone.

I PEGGIORI DEGLI ULTIMI TRE MESI - L'eventuale rigore sarebbe stato il primo e forse unico tiro in porta degli amaranto, incapaci persino di battere un corner. Di Gregorio meriterebbe di essere inserito nel totale degli spettatori, più che nel tabellino. All'U-Power Stadium si sono fronteggiate due squadre con evidenti problemi, ha perso quella che ne ha di più. Non c'è un solo reparto in grado di salvarsi: fra difesa, centrocampo ed attacco, difficile individuare chi susciti più tristezza e scoramento. Un punto nelle tre partite con Toscano in panchina. E dietro la Reggina, in classifica, ci sono squadre che devono recuperare qualche gara. La zona playout è un rischio concreto, per una formazione che negli ultimi tre mesi è stata la peggiore di tutta la Serie B.

MONZA-REGGINA 1-0

Rete: 52' Mota Carvalho

Monza (3-5-2): Di Gregorio; Bettella, Marrone, Carlos Augusto; Sampirisi, Colpani (79' Ciurria), Mazzitelli, Barberis, D'Alessandro (60' Pedro Pereira); Valoti (79' Ramirez), Mota Carvalho (86' Favilli). A disposizione: Sommariva, Caldirola, Gytkjaer, Siatounis, Antov, Paletta, Molina, Vignato. Allenatore: Giovanni Stroppa

Reggina (4-2-3-1): Turati; Adjapong (86' Lakicevic), Loiacono (81' Amione), Regini, Di Chiara; Hetemaj, Crisetig; Ricci (75' Galabinov), Cortinovis (81' Laribi), Bellomo; Montalto. A disposizione: Aglietti, Micai, Cionek, Giraudo, Ejjaki, Gavioli, Denis. Allenatore: Domenico Toscano

Arbitro: Camplone di Pescara.

Ammoniti: Sampirisi, Loiacono, Montalto, Bettella.

Foto Buzzi