Reggina: interrotto il rapporto con il direttore generale Mangiarano

mangialano600Dopo tanti acquisti, la migliore cessione possibile. È durato anche troppo il rapporto tra la Reggina ed il suo ormai ex direttore generale Giuseppe Mangiarano, concluso in giornata con una transazione. Giunto in riva allo Stretto lo scorso febbraio per sostituire il dimissionario Tonino Tempestilli, vede interrompersi dopo soli 6 mesi e mezzo il contratto firmato fino al 30 giugno 2022.

Va via un dirigente cui non si può contestare il livello di cultura. Mangiarano parla fluentemente almeno sei lingue: l'italiano, il cosentino del nord, il cosentino dell'ovest, il cosentino dell'est, il cosentino del sud ed il cosentino del centro. A volte, anche tutte insieme. Probabilmente però, non si è dimostrato all'altezza della categoria. Più in generale, del professionismo. Più in generale, del mondo del calcio.

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Non è chiaro se fosse arrivato alla Reggina per motivazioni "religiose" o comunque mistiche. Di sicuro, nella sua precedente esperienza da dg, il Trapani era stato prima penalizzato in B, poi retrocesso proprio a causa di quella penalizzazione, infine non iscritto in C nonostante il milione e mezzo di riscatto del cartellino di Mbala Nzola da parte dello Spezia. Disastrose o nella migliore delle ipotesi brevi ed insignificanti, tutte le altre esperienze come dirigente (Rimini, scomparso) o semplice segretario.

Da confermare le voci secondo le quali la vicenda del terreno di gioco dello stadio "Granillo", tra nuovo manto erboso ordinato e misunderstanding con i giardinieri, sia costata al malcapitato Luca Gallo una cifra vicina a quella sborsata per il cartellino di Rigoberto Rivas. L'assenza di sponsor principale dalla divisa di gioco, i ritardi nella messa in vendita delle stesse maglie (annunciata per la settimana scorsa, ancora non iniziata) sono tra i tanti (ma tanti, vi garantiamo) grandi o piccoli malfunzionamenti della sua gestione.

Continua a rivelarsi sfortunata la carica di direttore generale per la Reggina, ricoperta con valore, serietà e concretezza negli ultimi tempi solo dall'avvocato Andrea Gianni. Probabile che il ruolo non venga riassegnato nell'immediato, o quantomeno si auspica che Gallo venga consigliato meglio in tal senso.

Per Mangiarano, come avrete intuito, non dispiace affatto: ci risulta infatti sia "religioso" al punto di andare in pellegrinaggio da San Mauro, finché non avrà ottenuto il miracolo di un nuovo incarico presso altra compagine in Serie B. Magari dalle proprie parti, dato che conosce già le lingue. Però peccato, all'incirca da giugno spiccicava bene il riggitano...