Il mercato dei videogiochi nel 2021: storia e statistiche

Quello dei videogiochi è ormai un vero e proprio mercato. Ogni anno i titoli videoludici che riempiono gli scaffali dei negozi e gli store digitali aumentano a dismisura. La concorrenza è elevata e le software house sono impegnate nello sviluppo di nuove idee e nel depositare brevetti sulla novità dell'ultimo momento. Al giorno d'oggi i videogame sono disponibili su molte piattaforme diverse, dalle console ai cellulari, passando ovviamente per i più comuni pc, anche se in questo caso per il gaming è opportuno considerare le caratteristiche del computer che si vuole utilizzare. Le soluzioni sono molteplici.

Il mercato dei videogiochi nel mondo

Negli ultimi 40 anni il gaming ha avviato un processo di crescita che di recente l'ha portato a sfondare persino le porte del professionismo. Se prima si giocava per puro diletto, oggi l'unione del videogioco con internet ha permesso una competizione sempre più accessibile, che non ha mancato di abbracciare ben presto i tratti dell'agonismo. Dai tornei regionali si è passati nel giro di poco a parlare della possibilità di portare i videogiochi ai Giochi Olimpici. Il mercato dei videogiochi nel mondo vive dunque anche grazie agli eSports, che riguardano soprattutto i giochi sportivi. In Europa si contano sui 500 milioni di appassionati, in America sono invece 250 milioni i gamer. Da non trascurare, comunque, la bravura dei giocatori asiatici, che spesso sono i primi a mettere le mani sulle ultime uscite. In Giappone sono stati sviluppati alcuni dei videogiochi più famosi della storia e quando internet non era così diffuso, rendendo tutte le informazioni a tema di dominio pubblico, alcuni dei titoli più complicati non venivano nemmeno rilasciati al di fuori del Sol Levante.

Dati sul mercato dei videogiochi

I dati sul mercato dei videogiochi parlano di una cifra che oscilla tra i 100 e i 200 miliardi di dollari all'anno per quanto riguarda le vendite. Secondo un'analisi condotta da uno dei portali di gioco presenti online come videoslotmachineonline.it anche le slot, il poker e la roulette digitale favoriscono l'intrattenimento virtuale generando indotto nel settore globale. Nel solo mercato italiano, secondo dati disponibili oggi da varie fonti, le vendite dei videogiochi sono aumentate del 20% negli ultimi 12 mesi: sono almeno 2 i miliardi di Euro di fatturato nello Stivale e proprio le app sembrano far crescere i dati sotto questo punto di vista.

Storia dei videogiochi

I primi videogiochi corrispondevano a delle sorte di esperimenti portati avanti da qualche istituto americano nella prima metà del XX secolo. Solo a partire dagli anni '80 il mondo ha iniziato ad assistere a una contesa tra marchi, aziende e software house che ha visto coinvolti in primis SEGA e Nintendo. Molti dei personaggi dei videogame nati all'epoca continuano ad essere protagonisti di titoli e intere saghe videoludiche ancora oggi, sebbene la SEGA stessa abbia abbandonato il mercato hardware. Negli anni '90 il numero dei bit delle console è aumentato in continuazione. La Nintendo, ad esempio, è passata dagli 8 bit del Nintendo Entertainment System ai 16 del Super Nintendo, per arrivare dunque ai 64 del Nintendo 64. Con l'arrivo della PlayStation, però, è stata la Sony a prendersi la più grande fetta del mercato, iniziando a riscrivere la storia dei videogiochi. Dal conflitto tra SEGA e Nintendo si è passati così a quello tra PlayStation e Xbox, anche se in casa Sony non si parla di "console war". Alla Nintendo è rimasto un ruolo apparentemente inferiore, sebbene le nuove console continuino a uscire con regolarità.

Statistiche sui videogiochi

Chi è che gioca di più con il gamepad in mano? Le statistiche sui videogiochi rivelano che, a dispetto di quanto si potrebbe pensare, i ragazzi non rappresentano la quasi totalità dei gamer. Le giocatrici costituiscono infatti il 40% dell'utenza totale e molte di loro sono salite alla ribalta proprio in questi anni grazie alle piattaforme di streaming come Twitch e Youtube. Una ventina di anni fa i videogiochi erano destinati perlopiù agli adolescenti che si divertivano con i fratelli o con i compagni di scuola, ma oggi sono sempre di più gli ultratrentenni e i colleghi di lavoro che scelgono di rilassarsi con una partita virtuale a calcio o agli sparatutto.