Bagno di folla per Luigi Tassone a Vibo Valentia: “Fermiamo chi sfrutta la paura, è l'ora di ripartire”

Nella sala dell'Hotel 501 non ci sono spazi vuoti. Luigi Tassone parla davanti ad un pubblico ampio ed interessato illustrando "un progetto innovativo che si alimenta con il confronto, con la discussione, con le idee, con le libere opinioni". Il sindaco di Serra San Bruno scalda il popolo del Partito democratico e, pur senza attardarsi nelle polemiche, non rinuncia a ricordare che "sono in campo per coltivare le speranze e rilanciare un cammino di condivisione rigettando il messaggio di chi fa leva sulla paura. Noi – aggiunge - non puntiamo a sfruttare la paura, noi vogliamo stimolare il coraggio, perché sappiamo che nell'epoca della globalizzazione si vince insieme e non mettendo gli uni contro gli altri". Orgoglioso della sua storia politica e della sua "passione", ringrazia l'onorevole Bruno Censore per "il suo instancabile lavoro per la gente e per il suo impegno per la buona riuscita di questo progetto di valorizzazione dei giovani che vogliono spendersi per l'interesse collettivo" ed una "squadra ampia ed organizzata che riesce a programmare ed a guardare al futuro con lungimiranza" e che "è destinata ad allargarsi".

Concentra il suo intervento sulla voglia di legalità: "non una legalità a parole, incoerente, da salotto", ma una "legalità nelle azioni quotidiane, negli stili di vita, nei comportamenti", una legalità "sul posto di lavoro, in piazza, a scuola, al bar, in famiglia".

Prende di petto l'argomento delle "grandi emergenze", a partire dall'emigrazione che "ci priva di affetti e di energie essenziali" e che va affrontata con la creazione di "lavoro produttivo". Pretende "la fine del commissariamento della Sanità, che ha aggravato i disagi e prodotto nuove lacune", rimarca che "in questa regione manca un assessore al turismo da tempo immemorabile", rileva la necessità di "un'adeguata programmazione e un valido sistema di promozione".

Non dimentica che "servono infrastrutture all'altezza che garantiscano di viaggiare in tempi celeri" e nono rinuncia ad affrontare il tema della "tutela dell'ambiente" e dello "sviluppo sostenibile".

Il candidato alla carica di consigliere regionale ribadisce più volte di credere "nella mia terra, nella mia gente" e chiede "fiducia nella consapevolezza che la politica tante volte ha deluso". Una politica che può cambiare e riconquistare "il primato". Ma solo scommettendo su chi "intenzione di battersi per la sua gente, di guardare avanti e di scommettere sui valori dei calabresi che sono un popolo che ha fame di rivincita e che sono convinto che ce la possa fare".

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