Il Centro “Theotokos” a Monterosso Calabro (VV)

" Da oriente a occidente: il Natale tra storia e tradizioni" è il titolo del convegno tenutosi lo scorso 16 dicembre a Monterosso Calabro ( Vibo Valentia) , presso la bella sala dell'amministrazione comunale grazie alla collaborazione tra il Centro Studi "Theotokos" Religiosità Popolare, il sindaco di Monterosso Calabro, Antonio Giacomo Lampasi , la Parrocchia San Nicola e la Pro Loco.

Come sottolineato dalla moderatrice Anna Rotundo, "il Centro Theotokos Studi Religiosità Popolare, fondato da Martino Michele Battaglia (docente di antropologia culturale presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Reggio Calabria) e Anna Rotundo (docente e saggista), è un progetto laico, culturale, internazionale e itinerante, un percorso che si gloria di studiare la profondità e la bellezza della religiosità popolare, con l'apporto di tutte le scienze umane, attraverso la presenza di accademici prestigiosi, e una particolare valorizzazione del protagonismo delle donne. È una costola del Centro Internacional de EstudiossobreReligiosidadPopular: Semana Santa (Università di Valladolid – Spagna), diretto dal prof. Jose' Luis Alonso Ponga, antropologo museale di fama mondiale."

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I lavori sono proseguiti con i saluti del parroco, Don Oreste Borelli, e del primo cittadino Antonio Giacomo Lampasi.Mons Filippo Ramondino, impossibilitato a partecipare al convegno, ha inviato un messaggio che ha sottolineato l'importanza di quest'incontro all'insegna della "dialettica dellavita" tanto necessaria ai nostri tempi bisognosi di intensità spirituale.

Stefano Morabito, docente all'Università per Stranieri Dante Alighieri di Reggio Calabria, si è soffermato sull'aspetto estetico del Natale nelle varie forme artistiche, dalla pittura alla scultura, all'iconicità, che da sempre incanta artisti affascinati dall'evento dell'Incarnazione.

Nel corso dell'incontro AnnaRotundoha sottolineato l'evento della nascita di Gesù " nato da donna" : l'umanità di Dio scaturisce dall'Incarnazione attraversola maternità che divienecosì il codice dell'umanizzazione kenotica
e salvifica di ogni essere umano che si "svuota" per ospitare l'altro.
Presenza culturale prestigiosa è stata quella del prof. Giuseppe Rando, critico letterario, Ordinario di Letteratura Italiana presso il Dipartimento Civiltà antiche e moderne dell'Università di Messina-Responsabile di italianistica e componente del Comitato scientifico del CIS, –dalla cui suggestiva lectio magistralis è emersa la trama agro-pastorale dellanatività nella letteratura e nella poesia oltre che in una serie sterminata di canti popolari natalizi che ben si sposano con la bellezza dell'evento natalizio.

A Martino Michele Battaglia, relatore in consessi internazionali prestigiosi come Valladolid, Gibilterra, Carmona, nonché Direttore del Centro "Theotokos", sono state affidate le conclusioni. Battaglia, dopo aver ringraziato il sindaco e gli organizzatori di questo incontro, ha voluto ringraziare in particolare la Dott.ssa Alessandra Siclari per essersi impegnata in modo particolare a portare il Centro Theotokos a Monterosso Calabro; inoltre il direttore del Centro Studi ha ribadito gli obiettivi che devono caratterizzare la ricerca senza pregiudizi nell'ambito della studio della religiosità popolare calabrese, evidenziando come il Natale, oltre a una profonda valenza antropologica, vada anche riscoperto in chiave filosofica, oltre che teologica. Da Luigi Maria Lombardi Satriani a Platone, Battaglia ha proposto un quadro interpretativo che vede il Presepe come luogo di condivisione dell'umanità che caratterizza ogni essere umano. Non a caso i Magi rappresentano il mondo che procede incontro a Cristo che era, che è e che viene per la salvezza dell'uomo. Il direttore del Centro Theotokos ha concluso che per comprendere il Natale bisogna capire la portata reale del dono. Il Natale dono gratuito di Dio al mondo è metamorfosi del divino in quanto dono della follia divina che Dio ha manifestato nei confronti dell'uomo liberandolo dalle catene dell' egoismo e dell'ignoranza.