Acqua pubblica a Vibo, Lo Schiavo (Mdp): "E’ ora di intervenire alla radice dei problemi"

«Il provvedimento di divieto al consumo dell'acqua per usi alimentari a Vibo Marina, e il poco rassicurante "balletto" di ordinanze che ne è seguito, riportano più che mai d'attualità uno degli atavici problemi di Vibo Valentia, probabilmente il più sottovalutato, anche dall'attuale amministrazione comunale».

È quanto riferisce il consigliere comunale d'opposizione al Comune di Vibo Valentia Antonio Lo Schiavo (Art. 1 - Movimento democratico e progressista) in relazione alla gestione della rete idrica comunale cittadina che, nei giorni scorsi, ha visto l'adozione, da parte del sindaco della città, di un'ordinanza di divieto di utilizzo dell'acqua per scopi alimentari a Vibo Marina, in seguito alle analisi effettuate dall'Asp che hanno riscontrato la presenza di "ferro" oltre i limiti consentiti in tre fontane pubbliche della popolosa frazione.

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«È ormai arrivato il momento - spiega il capogruppo dei "Progressisti per Vibo" - che la città discuta della questione della potabilità, della salubrità e della qualità dell'acqua nonché della necessaria natura pubblica del servizio idrico. Una questione, questa, della quale si è molto dibattuto anche in campagna elettorale, ma che poi, a parte qualche sporadica iniziativa, non è stata mai veramente affrontata. Riteniamo che l'argomento vada ora affrontato in una duplice direzione. Da un lato è urgente una seria ricognizione e un intervento di ammodernamento della rete idrica comunale, ormai desueta e danneggiata in più punti tanto da costituire un fattore di inquinamento per la stessa acqua che l'attraversa. Al riguardo, devo mio malgrado segnalare ancora una volta la marginalità della città di Vibo Valentia nel contesto regionale, non avendo trovato copertura finanziaria il precedente bando regionale stanziato a tal fine. In secondo luogo, penso sia ormai maturo il tempo per verificare la possibilità di un graduale e progressivo distacco dal sistema di approvvigionamento gestito dalla Sorical e, di conseguenza, procedere al ripristino dei pozzi comunali. Proposta quest'ultima che, peraltro, era stata ventilata anche dal sindaco Elio Costa nel corso della campagna elettorale non trovando tuttavia, al pari di molti altri punti programmatici, un effettivo seguito. Pertanto, posso anticipare che di concerto con i consiglieri comunali Loredana Pilegi e Rosario Tomaino, come gruppo consiliare "Progressisti per Vibo", nei prossimi giorni, chiederemo la convocazione di un consiglio comunale aperto sull'argomento, proponendo l'adozione di un ordine del giorno che impegni l'amministrazione ad avviare adeguati ed urgenti interventi in materia. Riteniamo che il problema della qualità dell'acqua debba diventare una priorità dell'azione amministrativa e che non sia più accettabile che le famiglie vibonesi sostengano alti costi economici per l'erogazione di un servizio a dir poco scadente».