Referendum, il fratello del boss Patania: "Sto facendo campagna per il No"

referendum schedeI clan della 'Ndrangheta irrompono nella campagna elettorale referendaria. A parlare davanti alle telecamere del programma di LaC Tv "Gli Intoccabili", é Salvatore Patania, fratello del boss Fortunato, ucciso nella faida che nel 2011 infuocò il Vibonese, vedendo come attori armati i Piscopisani e gli stessi Patania, che tentarono di accaparrarsi il controllo territoriale fino a quel momento in totale esclusiva dei temutissimi Mancuso di Limbadi.
Il clan Patania è ben noto in Calabria e i suoi membri hanno collezionato numerose condanne tra cui tre ergastoli proprio nel processo denominato "Gringia" e relativo ai fatti del 2011.

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"Il mio voto sarà per il no – spiega Salvatore a sua volta, come rivela lui stesso in video, condannato per pascolo abusivo, lesioni, oltraggio e rapina ai danni di un carabiniere, "Voto no, perché non mi piace nessuno! Non mi piace nessuno di questi politici".
Salvatore Patania aggiunge: "Non solo, sto facendo campagna per il no tutti i giorni su Facebook".

Intervistato da Klaus Davi e Alberto Micelotta, il fratello del boss ha anche rivelato di non aver mai avuto contatti con il neo pentito Andrea Mantella, nonostante l'abbia "Visto crescere perché vicino di casa e a Stefanaconi conosca tutti".
L'esponente della famiglia Patania, nel corso dell'intervista circa le presunte estorsioni di cui parte della sua famiglia è accusata ha detto: "tu domani vieni con me ci facciamo un giro a Vibo e loro (i commercianti ndr) pronti tutti con le buste in mano; noi ci prendiamo le buste, andiamo in tutti i negozi di Vibo e diciamo 'Io sono Klaus, io sono Salvatore Patania, fuori il malloppo'; ci prendiamo quello che ci danno!".