Felice Gimondi, l'umile campione

gimondidi Fulvio D'Ascola* - Le strade,i pedali ed il corpo ricurvo sulla bicicletta,la maglia bianco e azzurra della Bianchi sfreccia al traguardo.Anno 1967, muore Otis Redding un grande della Soul music,i Beatles incidono l'album "Sgt.Pepper's Lonely Hearts Club Band" ,il disco che cambierà la storia del Rock e non solo,sulle strade di Detroit violenti scontri durante la manifestazione per i diritti degli Afroamericani.

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Anno 1967,Italia esterno giorno ,"Giro D'Italia" di ciclismo, Felice Gimondi stacca Anquetil e vince, con la maglia della Salvarani la massima corsa a tappe nazionale. Fine anni sessanta,le strade si colorano di maglie variopinte,le auto ammiraglie delle squadre ciclistiche somigliano a Barnum itineranti,con biciclette di ricambio .La televisione e la radio scandiscono i tempi e le dirette televisive diventano lezioni di geografia applicata,con le belle riprese dalle motociclette,che fermano gli sforzi dei ciclisti e l'elicottero dal cielo ,restituisce alla tv territori e spazi geografici.Adriano De Zan con le sue telecronache è una veloce ed inesauribile sfilza di nomi urlati,descrivendo il passaggio dei corridori. Narrare il ciclismo è narrare il mondo intorno,le tante Italie di usi e costumi differenti ,che soltanto attraverso il mezzo televisivo si diffondono a milioni di spettatori.

I corridori,i ciclisti,anti divi e dialetti differenti nel linguaggio italico.Felice Gimondi, tre volte sul podio del Giro D'Italia,anno 1967,1969 e 1976,storie differenti ed avversari del calibro di Eddie Merckx e nell'ultimo giro vinto ,dietro di lui De Muynch e Francesco Moser.Le strade percorse dalle biciclette,nel serpente colorato del gruppo,sono sinonimo di festa.I piccoli paesi cuori pulsanti dell'Italia contadina che vive la crisi del post boom economico ,diventano famosi a livello nazionale attraverso la televisione.1969, mesi dopo, Milano non è più la città dell'epilogo finale del Giro d'Italia,con la premiazione e la Maglia Rosa .Le strade non sono ali di folla festanti,ma diventano sottofondo di corse disperate di auto con sirene.Piazza Fontana, corpi dilaniati ,orologi fermi alle 16.37 , sulle pareti della Banca Nazionale dell'Agricoltura,la data del calendario segna la data 12 dicembre .17 morti e 88 feriti ,sono vittime della strategia della tensione.Il tempo è segnato ,con lo sport che diviene momento di evasione dalle tensioni sociali .

La primavera ed il sole di maggio accompagna i ciclisti ,sulle Alpi il freddo e la nebbia ,capovolgono metereologicamente lo stivale,durante le tappe del Giro D'Italia. Merckx – Gimondi ,un duopolio che non è così caratterizzante come Bartali – Coppi, ma è sempre un continuo duello tra vittorie in salita e all'ultimo respiro di sprint o nella continua progressione della corsa contro il tempo nelle gare a cronometro.Anno dopo anno ,dopo la Salvarani dal 1973 al 1979, la Bianchi diventa la sua squadra fino alla data del ritiro dalle corse.Spagna e Francia ,segnano le vittorie del Tour De France -1965- Vuelta -1968- e Parigi Roubaix .Barcellona e il circuito del Montjuich ,nel 1973 scrivono la storia della conquista della maglia iridata.Merckx scatta e lancia l'attacco ,ma Gimondi con dietro gli spagnoli Ocana e Perurena ,blocca le intenzioni del corridore belga ,nell'ultimo chilometro Maertens lancia un lungo sprint per Eddie Merckx,ma è Gimondi che con un grande scatto ,colloca la ruota della sua bicicletta sulla doppia linea del traguardo diventando Campione del Mondo.Storie e periodi storici da raccontare fino al 1978 ,anno in cui si conclude la sua carriera .Così avversari e così diversi,il belga arrembante e sempre dirompente nel suo modo di essere,l'italiano schivo e riflessivo ,che sul sellino di una bici si trasforma in atleta e stratega del ciclismo. Giro D'Italia,radio e televisione,Mondiali di calcio ,liturgie sportive e comunicative che uniscono l'Italia,con protagonisti silenti come Scirea e Zoff.Il mare ,elemento naturale,descritto in epiche gesta ,trascina storie,miti e leggende,allontana ed inghiotte corpi africani.

D'estate le spiagge sono piene di gente, ma il destino scrive le sceneggiature bizzarre ed il mare racconta la fine di una storia terrena.Lancia l'ultimo sprint, l'ultima corsa contro il tempo del cronometro,l'ultimo sforzo sul Tonale con le gambe rialzate ed il corpo chino sulla bici.Felice Gimondi è li,il suo corpo si culla sulle onde del mare Mediterraneo di Ulisse .È un venerdì di agosto ,la sera diventa un po' striata di nuvole e il cielo ha il colore di una maglia rosa,mentre un'orchestrina in riva al mare suona da lontano. Da Giardini Naxos è tutto a voi la linea....

*Sociologo della comunicazione e dei processi culturali