12 latitanti estradati dalla Germania: tra loro un calabrese indagato dalla Dda di Reggio Calabria per associazione di stampo mafioso

POLIZIA-SCIPSi erano rifugiati in Germania nel tentativo di sfuggire ai mandati d'arresto europei emessi da nove Procure italiane (Asti, Catania, Firenze, L'Aquila, Nola, Piacenza, Reggio Calabria, Roma e Trieste). Oggi i 12 latitanti, "tutti con profili criminali di notevole pericolosità" sono stati estradati nel nostro Paese. Sono accusati di reati che vanno dal tentato omicidio alla violenza sui minori; dallo sfruttamento della prostituzione, a furti, rapine aggravate e traffico di sostanze stupefacenti. E l'operazione, condotta dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP) della Direzione Centrale della Polizia Criminale, guidata dal Prefetto Vittorio Rizzi, evidenzia la stretta collaborazione operativa tra le polizie dei vari Paesi per un Europa più sicura. Due gli italiani: uno è Bartolomeo Di Fidio, 30 anni, destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Nola per tentato omicidio.L'altro è Domenico Modaffari, di 26 anni: su di lui pesa un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Reggio Calabria ed è indagato dalla Dda locale per associazione per delinquere di stampo mafioso.

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A prendere in consegna e scortare il gruppo composto da 11 uomini e da una donna, condannata per istigazione e favoreggiamento della prostituzione minorile,è stato il personale della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Penitenziaria in forza allo SCIP. I 12 - tra i quali ci sono due cittadini italiani- sono rientrati con un volo partito stamattina da Francoforte e diretto a Fiumicino. Con loro salgono a 34 i latitanti rintracciati dallo SCIP e riportati in Italia dai primi di giugno a oggi, dopo la lenta ripresa seguita al blocco dei collegamenti internazionali a seguito della pandemia di Covid-19. L'operazione di oggi, sottolinea una nota della polizia, conferma "ancora una volta l'efficacia della collaborazione tra gli uffici investigativi territoriali e lo SCIP, organismo interforze che funge da unico punto di contatto italiano per la cooperazione internazionale di Polizia, che garantisce un costante interscambio info-operativo globale e puo' contare su una rete di Esperti per la Sicurezza dislocata in oltre sessanta Paesi del mondo".