Reggio, Gino Molinetti semina Klaus Davi nelle vie di Archi

Era a bordo di un'auto bianca con furgoncino, lato guida, a metà strada del vialone di Archi Cep. Con lui uno dei figli. Stava parlando con alcuni passanti. Erano le 10.54 precise. Scorta l'auto (Klaus sopraggiungeva da dietro ), visto che la chiacchierata tra i passanti e chi la guidava si stava prolungando, il massmediologo a bordo della proprio vettura ha deciso di superare l'auto a destra, facilitato dal fatto che il cosiddetto Vialone ha solo un senso di marcia. Ma dopo averla superata e guardato chi c'era nell'abitacolo, Klaus non immaginava certo di trovarci dentro Gino Molinetti e uno dei figli. In poche frazioni di secondo il presunto killer della 'Ndrangheta ha ingranato la marcia, si è diretto a tutta velocità in fondo alla via e ha svoltato a sinistra. Poi ha proseguito risalendo la strada che collega la chiesa di Archi al campo sportivo per poi virare rapidissimamente di nuovo a destra e dileguarsi in pochi istanti nelle viuzze del quartiere. Nulla da fare per Klaus che da anni cerca, invano, di intervistarlo. Molinetti ha di recente presentato querela per diffamazione contro Davi. L'udienza verrà discussa a Milano in primavera. «Diciamo la verità, stavolta non c'è stata partita... Era veramente troppo veloce... Una gazzella è dire poco», ha commentato Davi. Alla scena hanno assistito decine di persone poiché oggi nella zona davanti alla chiesa ci sono le bancarelle del mercato settimanale.

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