Giovane migrante trovato morto nelle campagne di Rosarno: il dolore della CGIL

migranti viaggioCon l'inizio della nuova stagione di raccolta un'altra morte di un lavoratore migrante al suo primo giorno di lavoro nelle campagne della Piana di Gioia Tauro.

"Come Cgil e Flai della Piana esprimiamo dolore e costernazione per quanto accaduto ieri pomeriggio in un appezzamento di terra di Contrada Bosco e siamo vicini alla famiglia del giovane bracciante proveniente dalla Costa D'Avorio che viveva alla Nuova Tendopoli.

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Confidiamo nelle Autorità e nelle Forze dell'Ordine affinché venga fatta luce su quest'ennesima morte, un'altra giovane vita spezzata, una perdita dolorosa dalle dinamiche ancora da chiarire e in corso d'accertamento" affermano Celeste Logiacco, segretario generale CGIL Piana di Gioia Tauro e Rocco Borgese, segretario generale FLAI CGIL di Gioia Tauro.

"La morte di un lavoratore ivoriano, impegnato nel lavoro nei campi nella zona di Rosarno, ci lascia profondamente addolorati e preoccupati, anche per la natura cruenta del decesso. Keita Ousmane, infatti, e' stato trovato con un paio di forbici da lavoro conficcate nel collo". Lo afferma, in una dichiarazione, Davide Fiatti, segretario nazionale della Flai-Cgil. "Siamo fiduciosi - aggiunge - che dalle indagini emergano con chiarezza le cause della morte e confidiamo nel serio lavoro degli organi inquirenti, delle forze dell'ordine e delle autorita' tutte. Una chiarezza necessaria soprattutto in un contesto come quello della Piana di Gioia Tauro, dove sono impegnati nella stagione di raccolta tanti lavoratori, che gia' vivono quotidiane situazioni di difficolta' e precarieta'". "In questo momento - conclude Fiatti - ci stringiamo nel dolore ai familiari e agli amici di Keita e siamo loro vicini nella ricerca della verita'".