[FOTOGALLERY] Oliverio e Irto omaggiano Fortugno: “Fare luce su omicidio, irrobustire anticorpi contro la ‘ndrangheta”

oliveriocommemorazionefortugnoIl presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, tra gli altri, ha voluto oggi rendere omaggio alla memoria di Franco Fortugno, vicepresidente del Consiglio Regionale della Calabria barbaramente ucciso a Locri quattordici anni fa, recandosi sulla sua lapide prima di partecipare alla santa messa di commemorazione.
"Una figura esemplare per coerenza e correttezza istituzionale -ha dichiarato il presidente Oliverio- la cui memoria è rimasta impressa in chi lo ha conosciuto e stimato, come uomo e come politico. Ho ritenuto più che doveroso dedicare al suo ricordo un gesto d'affetto personale oltre che istituzionale, in attesa che piena luce sia fatta sulle vicende che hanno portato alla sua tragica morte".

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Presente anche il Presidente del Consiglio Regionale, Nicola Irto.

"Franco Fortugno – ha detto - fu ucciso in una giornata di festa e di democrazia. Il suo omicidio provocò uno sconquasso umano, politico e istituzionale che non dobbiamo dimenticare".

"Quella tragica vicenda ha rappresentato un attacco al cuore della democrazia in Calabria, la cui gravità, ancora oggi, richiede a ciascuno di noi una seria riflessione e impone alla politica un solenne patto di ripudio della 'ndrangheta e del suo consenso inquinato. In Calabria emerge ancora oggi la necessità di irrobustire gli anticorpi sociali, politici ed economici contro la 'ndrangheta. Ma gli anticorpi della società si formano partendo dai giovani. Ecco perché apprezzo molto che il ricordo di Franco, di cui il Consiglio regionale è doverosamente parte attiva, si rivolga soprattutto al mondo studentesco".

Nel merito dell'iniziativa di ricordo di Fortugno, intitolata 'Leggo per legittima difesa' e promossa dal liceo Mazzini, il presidente Irto ha sottolineato "le carenze che, dal punto di vista socio-educativo, continuano a manifestarsi, purtroppo, nella nostra regione. Per farvi fronte, in Consiglio regionale abbiamo investito molto sulla cultura, come strumento di riscatto e di promozione dell'immagine della Calabria; e, nell'ultima seduta dell'Assemblea, abbiamo approvato, tra l'altro, una legge volta a favorire la diffusione della lettura in età prescolare. Sono convinto che la sete di conoscenza non sia solo uno strumento 'di legittima difesa' ma anche di affermazione dei valori positivi che si sono tramandati con maggiore rapidità e capillarità da Gutenberg in avanti. E tutto questo - ha concluso Nicola Irto - ha piena attinenza con la lotta alle mafie, perché una società più evoluta e più colta sviluppa maggiormente lo spirito critico, l'elaborazione del pensiero e il senso di comunità: elementi, questi, essenziali per contrastare efficacemente la sub-cultura mafiosa".

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