"Araba Fenice": annullata la condanna per Natale Assumma

Lo scorso 19 settembre, la Sesta Sezione penale della Suprema Corte ha annullato con rinvio la sentenza di condanna che era stata emessa nei confronti di Natale Assumma, in accoglimento del ricorso per cassazione presentato dagli avv.ti Umberto Abate e Pier Paolo Emanuele. La Corte d'Appello di Reggio Calabria aveva infatti condannato Assumma a ben nove anni di reclusione, peraltro contestandogli non soltanto di essere partecipe attivo di un'associazione di stampo mafioso, ma altresì, in quanto tale, di aver commesso una serie di gravi illeciti di natura patrimoniale, ossia peculato, corruzione e intestazione fittizia, tutti aggravati dal fine di agevolare la mafia. Condanna, questa, adottata nell'ambito della nota vicenda giudiziaria denominata "Araba Fenice". Aderendo alle complesse e molteplici argomentazioni difensive addotte dal collegio difensivo, la Corte di cassazione ha ritenuto di accogliere il ricorso proposto dai suoi legali, annullando di conseguenza l'affermazione di responsabilità penale di Natale Assumma tanto in relazione alla sua partecipazione all' 'ndrangheta, quanto con riguardo alla finalizzazione della sua complessiva condotta nell'interesse di quest'ultima. A seguito di tale importante pronunciamento, nella giornata di sabato, la Corte d'appello reggina ne ha ordinato la immediata scarcerazione.

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