Reggio Calabria protagonista dopo 47 anni di una manifestazione unitaria dei Sindacati, Barbagallo: “Ripartire dai più deboli”

Manifestazione Reggio Calabria  22giugno 1"Io c'ero nel '72, ci sono stato nelle lotte per la democrazia contro il fascismo, contro le brigate rosse, contro tutte le mafie, ma abbiamo bisogno di riprendere l'economia". Lo ha affermato il segretario generale confederale della Uil, Carmelo Barbagallo, parlando coi giornalisti durante il corteo della manifestazione nazionale dei sindacati a Reggio Calabria.

"Cristo si e' fermato ad Eboli - - ha aggiunto Barbagallo – l'alta velocita' a Salerno ed in Calabria, dove si produce materiale ferroviario di qualita', l'Alta velocita' non c'e'. Che Paese e' questo?. Questo da' la dimensione di come il Mezzogiorno sia ancora abbandonatoIl Nord da solo, con la palla al piede del Sud sottosviluppato - ha aggiunto Barbagallo - non ce la fara'. Il Sud e' essenziale per la ripresa economica del Paese. Al Nord sono +0,2% in termini di Pil, al Sud -0,2%. Sempre il prefisso di Milano. Bisogna fare investimenti pubblici e privati per rilanciare l'economia e fare le infrastrutture. Basterebbe mettere in sicurezza il territorio per avere prospettive di rilancio, purtroppo invece dobbiamo piangere sempre morti sul lavoro per la scarsa capacita' di dare sicurezza al lavoro e dobbiamo avere sempre una prospettiva sbagliata non utilizzando le risorse economiche europee che non spendiamo fino in fondo".

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Barbagallo ha poi aggiunto: "Dobbiamo ripartire cosi' come facevamo prima con le societa' di mutuo soccorso: essere piu' vicini ai piu' deboli. In questo Paese i piu' deboli sono aumentati e allora noi dobbiamo sentire la responsabilita' di lottare per loro. Qualcuno - ha aggiunto spiegando la scelta del capoluogo calabrese - quando l'abbiamo proposto pensava e' difficile arrivarci', ma e' proprio perche' e' difficile arrivarci che dobbiamo esserci"

Barbagallo si è soffermato sulle regole europee che "sono sbagliate, ma non le possiamo modificare dichiarando guerra a tutta l'Europa. Dobbiamo modificarle rilanciando l'idea del sindacato che e' contro l'austerita' e per fare in modo che ci siano gli investimenti che ci permettano di andare avanti. Noi siamo qui - ha aggiunto - per affermare questo e a quelli che ci dicono 'dove eravate quando in Parlamento fanno le porcate', noi continueremo a essere in piazza con i pensionati e con i giovani. Oggi, il reddito dei meridionali e' esattamente la meta' di quello del Nord, il debito pubblico dovrebbe essere uguale, fatemi capire come faremo a pagare questo debito pubblico se il Mezzogiorno non da' una mano al rilancio economico del Paese. Non avremo possibilità".