Reggio Calabria protagonista dopo 47 anni di una manifestazione unitaria dei Sindacati. Landini: "Porti chiusi, ma i giovani vanno via"

manifestazionesindacatireggio2A Reggio Calabria, protagonista dopo 47 anni di una nuova grande manifestazione sindacale unitaria, sono giunti piu' di 200 pullman di manifestanti provenienti da diverse regioni del Sud e del Paese. Ai colori delle bandiere sindacali che animano il corteo si sono uniti slogan come "Lavoro, Lavoro" e cori sulle note di "Bella ciao".

--banner--

"Oggi si difende la democrazia per dire che c'e' bisogno del lavoro". Lo ha affermato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, parlando coi giornalisti durante il corteo della manifestazione nazionale dei sindacati Cgil, Cisl e Uil a Reggio Calabria, spiegando le differenze e le analogie 47 anni dopo la manifestazione nazionale del 1972 tenuta dai sindacati a Reggio Calabria per difendere la democrazia dai rigurgiti fascisti durante i moti di Reggio. "Una societa' democratica - ha aggiunto Landini - se le persone non hanno il lavoro, non hanno diritti, rischia di non reggere e ci sono troppe diseguaglianze, e' necessario rilanciare con forza un'idea di unita' del Paese che si fonda sugli investimenti e sul fatto che c'e' bisogno di un Paese unito per cambiare anche l'Europa, per affermare un'Europa dei diritti e anche un'Europa della solidarieta' che oggi non c'e'".

"Noi ripartiamo da qui per unire concretamente il Paese. Le differenze sono enormi ma per ripartire da questa importante area del Paese bisogna dare seguito ad un Piano straordinario di investimenti per creare lavoro e realizzare uno sviluppo vero che duri nel tempo".

"E' sotto gli occhi di tutti la contraddizione di chi ha raccontato che saremmo un Paese invaso e che i problemi si risolvono chiudendo i porti, senza rendersi conto pero' che i giovani, soprattutto del Mezzogiorno, se ne stanno andando". Lo ha detto Maurizio Landini a Reggio Calabria. "Purtroppo - ha aggiunto Landini - questo e' un modo per disperdere intelligenze e capacita' a beneficio di altri Paesi piu' furbi che ne beneficiano". "Basta campagne elettorali, ne abbiamo fin sopra i capelli. I problemi non sono risolti e la situazione e' peggio che un anno fa. E' necessario che il Governo ci ascolti". Lo ha detto Maurizio Landini a Reggio Calabria. "Il Governo - ha aggiunto Landini - deve ascoltare questo popolo e queste piazze e discutere assieme a chi rappresenta questa gente per decidere come cambiare davvero questo Paese".

"Il Sud ha il reddito al 50% di quello del Nord, ma abbiamo un debito pubblico uguale per tutti. Come faremo a onorare gli impegni del debito, che non e' aumentato in questi anni, se le regole europee sono sbagliate? Ripartiamo dal Sud". Lo ha detto a Reggio Calabria Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil. "Nel '72 - ha aggiunto - ero qui. Ora spero si vada oltre la partecipazione di allora. Noi continuiamo ad essere in mezzo ai lavoratori, ai pensionati, ai giovani che sono costretti a cercare prospettiva all'estero. Il Paese ha anche un problema demografico, ma se non c'e' lavoro i giovani non fanno famiglia. Dobbiamo fare in modo che ci sia la speranza per loro e per il Paese. C'e' la sensazione con l'autonomia differenziata di lasciare le risorse al Nord e creare nel Paese scuola, sanita' e diritti di serie A e di serie B".