Reggio, alla Mediterranea una tavola rotonda sui diritti umani

Presso l'Università "Mediterranea" di Reggio Calabria, in occasione della permanenza come Visiting Professors al MICHR delle Proff. Katarzyna Pokryszka, Joanna Nowakowska Malusecka, Barbara Mikolajczyk e Urzula Torbus della Faculty of Law della Silesian University of Katowize (Polonia), il 15 giugno si è svolta una tavola rotonda, organizzata dal Master internazionale in diritto privato europeo, che si è, come sempre, caratterizzata per la particolare rilevanza ed attualità dei temi trattati oltre che per l'ampio respiro internazionale.

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L'incontro si è aperto con l'intervento, sul caso Nasrin Sotoudeh, dell'avvocato Saveria Cusumano, conosciuta, oltre che nell'ambiente forense che rappresenta anche in quanto Consigliere dell'Ordine, per il suo impegno nel settore della tutela dei Diritti Umani che l'ha portata ad interessarsi al caso della collega ed attivista Iraniana la quale dopo un periodo di detenzione è stata condannata in contumacia a 33 anni di carcere e 148 frustate in relazione a numerosi casi d'accusa tra i quali "propaganda contro lo Stato" e "istigazione alla corruzione e
prostituzione", oltre che per aver assunto la difesa di alcune donne che protestavano contro l'obbligo del hijab.

A seguire le interessanti relazioni delle professoresse polacche, le quali hanno offerto un ventaglio di argomenti differenziato e di grande importanza per il giurista moderno.

Ad aprire la tavola rotonda la relazione della Prof. Joanna Nowakowska Malusecka dal titolo " Global Ageing – a loophole in the International human rights law" in cui si è affrontato il problema della creazione e del riconoscimento di alcuni diritti in capo a soggetti "anziani" in una società come quella attuale in cui la popolazione tende ad invecchiare, senza un adeguato ricambio generazionale garantito da un elevato numero di nascite.

"The notion and basic principles of International humanitarian law of armed conflicts" invece il titolo della relazione svolta dalla Prof. Barbara Mikolajczyk, nella quale sono state illustrate le dinamiche che si innescano durante i conflitti in relazione al rispetto dei diritti umani, due aspetti della vita umana che sembrerebbero in antitesi tra di loro, sottolineando l'importanza del rispetto di alcuni principi fondamentali come quello di distinzione che costringe gli Stati belligeranti ad operare la distinzione tra militari e civili in quanto questi ultimi non possono essere obiettivi di attacchi.

Hanno concluso l'incontro le proff. Katarzyna Pokryszka, con una relazione dal titolo "Prohibition of discrimination on grounds of nationality as one of
the fundamental principles of the European Union economic law", argomento particolarmente sensibile per una generazione che sempre più tende alla mobilità tra Paesi Europei e che si ricollega alla relazione di chiusura esposta dalla prof. Urzula Torbus, "Protection of fixed term employees in Eu and National law".
Il dibattito finale ha consentito di mettere ulteriormente in luce lo spirito di necessaria apertura al confronto con le realtà straniere, oltre che del diritto anche della società odierna, la quale sempre di più è chiamata a sentirsi europea oltre che italiana.