Boeri a Reggio Calabria: “Migranti? Chiusura porti aumenta probabilità dei morti”

"La chiusura dei porti aumenta la probabilita' per i migranti di morire nell'attraversamento. Le vittime del fenomeno, negli ultimi dieci anni, ammontano a 27.500 negli ultimi dieci anni. Per rimpatriare i rifugiati in Italia occorrerebbero 112 anni". Lo ha detto il prof. Tito Boeri, docente di Economia all'Universita' 'Bocconi', nella relazione con cui ha aperto a Reggio Calabria il convegno europeo organizzato dalla Fondazione 'Rodolfo de Benedetti' sulla gestione dei rifugiati. L'ex presidente dell'Inps ha parlato di "una serie di 'criticita'', amministrative e politiche, che impedirebbero di fatto, di controllare i flussi migratori in arrivo soprattutto dall'Africa, non essendovi accordi per inoltrare le richieste sin dal paese di origine. Ne' esistono - ha aggiunto Boeri - possibilita' di lavoro per i richiedenti asilo anche perche' spesso delocalizzati in piccoli centri con scarse opportunita' di inserimento". Secondo Boeri, "i rifugiati fanno piu' fatica a integrarsi e trovare lavoro degli immigrati economici, in ragione del 50% in meno nei primi tre anni di permanenza fuori dai Paesi di origine. E le pari opportunita' di inserimento tra le due categorie si incrociano solo dopo 15 anni". Boeri ha anche sottolineato "la mancanza nel Decreto sicurezza di misure specifiche sugli sbarchi ed il crescente contrasto alle operazioni condotte dalle Ong".

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