Scorrimento rapido Bova-Bova Marina, si allungano i tempi di realizzazione

Strada a scorrimento rapido Bova Marina – Bova ancora impantanata nel guado delle lentezze procedurali. Questo quanto si apprende da una nota congiunta inviata alla stampa dal sindaco di Bova Santo Casile e della commissaria straordinaria del comune di Bova Marina Francesca Crea. Si allunga dunque la vicenda relativa al completamento ed alla messa in sicurezza del primo tratto dell'arteria che collega la costa ionica all'Aspromonte, una storia lunga quasi quarant'anni, che nell'ultimo decennio sembrava essere arrivata ad una svolta, salvo poi arenarsi, come spesso capita in pastoie e lentezze procedurali. Ma cerchiamo di ricostruire brevemente una vicenda che nel 2014 sembrava essere arrivata positivamente al capolinea. È infatti di quell'anno la delibera N° 17 datata 28 luglio approvata dall'Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria, che nell'ambito del programma triennale delle opere pubbliche 2014/2016, ammette a finanziamento per oltre 2 milioni di euro anche la nuova strada scorrimento veloce Bova–Bova Marina, con interventi che prevedono l'allargamento e la messa in sicurezza dell'importante arteria. Facciamo un salto in avanti di qualche anno per osservare il trasferimento da parte dell'Amministrazione provinciale, dei fondi stanziati al comune di Bova Marina, al fine di accelerare il completamente delle procedure utili a definire l'appalto dell'opera. Da allora una serie interminabile di ritardi, di intoppo burocratici, di rimbalzi di responsabilità che oggi, a quasi cinque anni di distanza ci consegnano un ennesimo nulla di fatto, una sempre più preoccupante situazione di stallo. L'ultimo "imprevisto" in ordine di tempo sembrerebbe essere, in data 4 aprile 2019, la commissione straordinaria del Comune di Bova Marina scrive alla Regione Calabria ed al responsabile del settore IV Lavori Pubblici, evidenziando quanto segue: "Si fa presente - recita la nota dei commissari – che il ritardo nella realizzazione dei lavori in argomento, non solo potrebbe comportare la revoca del finanziamento concesso dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria, ma continua a causare notevoli disagi alle popolazioni dei due comuni interessati, costretti a percorrere l'arteria in condizioni di grave rischio personale. Considerato anche che sono trascorsi i termini previsti dalla normativa regionale per la definizione della pratica, si prega di fornire urgente riscontro all'istanza".

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A seguito del silenzio – si legge ancora nella nota - che fa seguito alla richiesta della commissione straordinaria, ecco giungere dunque il comunicato congiunto da parte dei due enti. "Allo stato attuale - si legge nel comunicato - ci troviamo a vivere una situazione assolutamente grottesca, che se non fosse foriera di enormi disagi ed altrettanti rischi alla popolazione, farebbe quasi sorridere. Il mancato espletamento di procedure anche abbastanza elementari da parte da parte del Genio Civile, appare allo stato incomprensibile ed inaccettabile, perché continua a vanificare una mole di lavoro e di sforzi personali profusi in oltre un ventennio da parte delle amministrazione che si sono avvicendate senza mai poter addivenire ad una vera risoluzione del problema. Oggi - prosegue la nota – ci troviamo a dover dare conto ad una popolazione avvilita, costretta a combattere quotidianamente con lo spauracchio del rischio personale, da affrontare nel tragitto di 9 km che separano la costa dal centro storico di Bova. Come abbiamo sempre fatto, ma oggi con maggiore determinazione, percorreremo qualsiasi strada possibile per mettere la parola fine ad una telenovela irriguardosa nei confronti delle comunità che amministriamo. Con l'augurio e con la speranza che anche quest'ultimo ritardo possa essere recuperato a questo punto in tempi rapidissimi, rivolgiamo a chi di competenza l'ennesimo appello affinchè venga garantito un diritto ai nostri cittadini, un passaggio doveroso che garantirebbe altresì un recupero di immagine da parte di apparati burocratici entrati nell'immaginario collettivo, spesso non a torto, come esempio di lentezza ed inefficienza".