Decreto Sanità, Dieni (M5S): "Misure per normalizzare settore fuori controllo. Cdm a Reggio è spartiacque per la regione"

dienifederica220617«Il decreto straordinario sulla sanità è un provvedimento che punta a normalizzare un settore fuori controllo e ad assicurare al cittadino i servizi garantiti dalla Costituzione». Lo afferma la deputata del Movimento 5 Stelle Federica Dieni.
«Il Consiglio dei ministri celebrato a Reggio Calabria – aggiunge la portavoce 5 stelle – è un evento storico, perché segna uno spartiacque tra ciò che è stato prima e ciò che sarà. Il governo ha varato un decreto che è destinato a cambiare il volto della sanità calabrese e a rimetterla al passo con le altre regioni d'Italia. Il premier Conte e i suoi ministri, oltre alle misure concrete approvate durante la seduta, hanno anche voluto manifestare la loro vicinanza e attenzione a tutta la comunità calabrese: hanno visitato luoghi rilevanti come l'ospedale metropolitano e il Museo nazionale; incontrato i lavoratori e tutti coloro che non riescono a trovare una occupazione; assicurato impegno e soluzioni a breve termine rispetto a importanti vertenze sociali. Senza fare promesse, ma garantendo un'attenzione straordinaria nei riguardi di una terra troppo spesso dimenticata».

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«L'azione del governo a favore della Calabria – continua Dieni – non riguarda solo la sanità. Lo stesso presidente Conte ha ricordato i tanti interventi destinati a questa regione, come i 120 milioni per il Porto di Gioia, i 150 contro il dissesto idrogeologico, i fondi per la manutenzione delle strade e di altre opere per i piccoli Comuni. Non si tratta di chiacchiere, ma di iniziative concrete che contribuiranno a far risollevare la Calabria dopo tanti anni di colpevole disinteresse da parte dei precedenti esecutivi nazionali».
«Il premier Conte – conclude la deputata 5 stelle – ha anche ribadito che il possibile dissesto finanziario di Reggio Calabria sarebbe una ipotesi "non auspicabile", garantendo, al contempo, l'impegno massimo del governo, e in particolare del viceministro Laura Castelli, affinché venga evitato un esito di questo tipo».