Comune a rischio dissesto, Falcomatà: “Con noi debito dei reggini è diminuito di 50 milioni di euro”

falcomatagiuseppe4gen"Il pericolo di dissesto per l'ente è scaturito dalla sentenza della Corte costituzionale, che ha ridotto da trenta a dieci anni l'obbligo per tutti i comuni del rientro del debito". Così il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomata', incontrando i giornalisti a margine della conferenza stampa del sottosegretario di Stato all'Interno, Carlo Sibilia.

"Nella Conferenza Stato-Citta' però - ha aggiunto Falcomatà - il Governo, in considerazione dei numerosi enti che si trovano improvvisamente nelle medesime condizioni della citta' di Reggio Calabria, ha considerato l'esigenza di una modifica del Titolo VIII del Testo unico degli Enti Locali in materia di contabilita', talché sterilizzare gli effetti, altrimenti distruttivi, del pronunciamento della Corte costituzionale sulla vita delle comunità.

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Peraltro, e lo dico con molta franchezza e perche' sia chiaro che non sto difendendo alcuna posizione personale, l'eventuale dichiarazione di default colpirebbe innanzitutto non questa Amministrazione ma le precedenti. Questa amministrazione non ha mai, dico mai, aumentato di un solo euro dal 2014 ad oggi il disavanzo, come certificato dalla Procura della Corte dei Conti, semplicemente perchè era impossibile farlo poichè per i Comuni in piano di rientro e' fatto obbligo di presentare bilanci annuali con almeno un euro di risparmio rispetto al precedente anno. E se non bastasse, i cittadini non subirebbero da un eventuale default alcun aumento delle imposte e delle tariffe perche' il livello di imponibile e' gia' al massimo. A pagarne le conseguenze sarebbero esclusivamente le imprese che hanno rapporti con il Comune e che si troverebbero automaticamente inserite nella lista dei creditori da cui difficilmente potrebbero recuperare i crediti vantati se non in percentuale minima". "A chi in queste ore - ha concluso il sindaco di Reggio Calabria - predica che la mia amministrazione ha aumentato il disavanzo dal 2014 ad oggi, dico che il debito della comunita' reggina e' invece diminuito di 50 milioni di euro, certificato annualmente dalla Corte dei Conti. Dinamica, questa, che consentira' persino di effettuare i concorsi per l'assunzione del personale".

"Lo Stato schierera' un plotone di tecnici altamente specializzati per far ripartire la sanita' calabrese". Lo ha detto il sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia, oggi a Reggio Calabria, parlando con i giornalisti dello scioglimento per infiltrazioni mafiose dell'Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria. Sibilia ha anche sottolineato la "necessita' di un forte ricambio nei vertici della sanita' calabrese, per assicurare innanzitutto i servizi alle persone e per garantire la necessaria trasparenza degli atti".

Carlo Sibilia ha i giornalisti nella prefettura di Reggio Calabria, durante una pausa della sua visita alle strutture della prefettura e dei corpi di polizia nella provincia reggina.

"La lotta alla criminalita' organizzata – ha aggiunto il penta stellato – nonostante le critiche continue, e' uno dei punti cardine dell'azione di questo governo. Su questo argomento, e lo sottolineo, c'e' la massima unita' di intenti e di operativita'".

Sibilia ha anche affrontato il tema dello scioglimento dei comuni definendo "preoccupante il dato calabrese" e preannunciando la prossima pubblicazione di un concorso "per 371 nuovi segretari comunali per meglio sostenere le attivita' dei comuni e dare manforte alle comunita' locali". Infine, Sibilia, ha detto che "una delle questioni su cui il Governo ha puntato con determinazione e' il reddito di cittadinanza, una misura che servira' a migliaia di calabresi che ne hanno diritto, di sottrarsi al ricatto ed ai richiami della 'ndrangheta".

Alla conferenza stampa erano presenti anche il prefetto Michele di Bari, il questore Raffaele Grassi, il comandante provinciale della Guardia di finanza Flavio Urbani, il comandante del Reparto operativo dei carabinieri Stefano Romano, il comandante della Capitaneria di Porto Giancarlo Russo.