Sciolta per infiltrazioni mafiose l’Asp di Reggio Calabria, l’ex dg Brancati: “Fatti già segnalati, avevo ragione io”

brancati giacomino"Io sono stato mandato via nonostante questi fatti li avessi segnalati da tempo". Lo ha detto all'Ansa, Giacomino Brancati, ex Direttore generale dell'Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, in relazione allo scioglimento dell'ente per infiltrazioni della 'ndrangheta. "Non so se essere - ha aggiunto - contento o triste. Contento perchè potrei dire: 'Visto l'avevo detto'. Triste perche', purtroppo, avevo ragione.

Quando mi sono insediato – svela Brancati – abbiamo accertato in ogni angolo dell'Asp5 incrostazioni e personaggi, alcuni con tanto di nome e cognome. Personaggi che allora definii 'incrostati come datteri di mare' che governavano l'Azienda.

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Non so che tipo di mandato avranno i Commissari. Spero che abbiano gli strumenti per risanare l'interno dell'Azienda, posto che ci sia la liberta' di poterlo fare e non gli ostacoli quotidiani, legulei che hanno condizionato l'ultimo periodo della mia gestione, aumentando la loro baldanza, comunque andassero le cose. Hanno preteso da me nomi e cognomi, che ho inserito in una lunga relazione, in cui ho elencato fatti e circostanze. Sono stato anche audito nella Commissione di accesso di fronte a decine di rappresentanti delle forze dell'ordine. Ed in quella sede ho notato una certa voglia di chiarimento ed approfondimento. Io ho riferito dei fatti che sono accaduti a me. Per quella vicenda e per come sono stato trattato dall'Azienda e, soprattutto, da chi mi aveva messo in quel posto, ci ho rimesso la salute".

Quello adottato dal Consiglio dei Ministri e' il secondo scioglimento per infiltrazioni mafiose dell'Azienda sanitaria di Reggio Calabria. Un analogo provvedimento era gia' stato adottato dal Governo nel 2008. Nello scorso autunno, inoltre, la stessa Azienda sanitaria di Reggio Calabria era stata commissariata dall'allora Commissario per il piano di rientro dal deficit sanitario per la Calabria, Massimo Scura, con la nomina a commissario dello stesso Scura, "a causa del perpetrarsi - fu scritto all'epoca nel relativo Decreto - della grave situazione di cattiva gestione caratterizzata da un immobilismo amministrativo e gestionale che ha impedito la possibilita' di mettere ordine alla situazione pregressa, addirittura aggravandola". Il commissario Scura motivo' la propria decisione anche con "la necessita' urgente e improcrastinabile di garantire un'immediata ed efficace azione di riordino dell'Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, prevedendo l'individuazione di una competenza specifica per la gestione delle numerose ed eccezionali criticita' che interessano la stessa, tra le quali, oltre a quelle segnalate dai Ministeri competenti, rivestono una particolare importanza quelle relative ad accertamenti e indagini promosse sia dalla Prefettura, su delega del Ministro dell'Interno, che dalla magistratura penale e contabile". A motivare il Commissariamento fu, inoltre, "il mancato raggiungimento di obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi definiti nel quadro della programmazione regionale, con particolare riferimento all'efficienza, all'efficacia, alla sicurezza, all'ottimizzazione dei servizi sanitari ed al rispetto degli obiettivi economico-finanziari e di bilancio". Lo scioglimento per condizionamenti della criminalita' organizzata fu adottato dal Consiglio dei ministri nel 2010 anche per l'Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia.