Porto di Gioia Tauro (RC), Costantino (Cgil): “Oltre -30% di volumi in 4 anni”

"Siamo oltre il 30% di calo di volumi negli ultimi quattro anni, questo e' il sintomo di una malattia dovuta anche a una strategia probabilmente dell'azienda terminalista e dell'armatore che sta riducendo volumi a Gioia Tauro perche' si sta giocando una partita societaria per acquisizioni di quote societarie". Cosi' all'agenzia Dire il segretario regionale della Filt Cgil Calabria, Nino Costantino, poco prima dell'inizio del tavolo tecnico sul porto di Gioia Tauro convocato oggi dalla prefettura di Reggio Calabria, per valutare la situazione relativa ai 377 lavoratori portuali licenziati nel 2016.

"In questo quadro chi sta perdendo è la Calabria e il porto di Gioia Tauro e, ovviamente, le centinaia di lavoratori che rischiano il proprio posto di lavoro - ha aggiunto il sindacalista -. Abbiamo chiesto un incontro al governo perche' si attui l'Accordo di programma quadro firmato nel 2016 e sul quale ci siamo assunti delle responsabilita' sindacali e che ha prodotto l'avvio dell'Agenzia per il lavoro al porto e altri investimenti all'interno dell'area portuale. Investimenti che pero' non si sono realizzati. Alla presidenza del Consiglio - ha concluso Costantino - chiediamo che vengano mantenuti quegli impegni".

--banner--

"Siamo fortemente delusi per i mancati investimenti. Abbiamo condotto una trattativa che durava da anni e ci aspettavamo dall'azienda Medcenter, dopo l'Accordo quadro del 2016, che mantenesse quanto sottoscritto. Non ci sono i livelli di produzione e ci ritroviamo in una situazione drammatica ed esplosiva, con un territorio che sta soffrendo, nonostante abbiamo una infrastruttura importante come il porto di Gioia Tauro". Cosi' all'agenzia Dire il segretario provinciale Cisl Fit di Reggio Calabria, Giuseppe Larizza, oggi al tavolo prefettizio di Reggio Calabria, convocato sull'emergenza occupazionale al porto di Gioia Tauro. "Ci aspettiamo una seria presa di posizione istituzionale a tutti i livelli - ha concluso Larizza - occorre riprendere le fila e lavorare affinche' non accada l'irreparabile".