Reggio: “tavolo” permanente di assessori, consiglieri e dirigenti per fare fronte all’emergenza-manutenzioni, dalle buche all’illuminazione pubblica

falcomatagiuseppe30gen500di Mario Meliadò - L'hanno visto anche molto arrabbiato, il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà. E la cosa che lo fa seccare di più – dicono alcuni elementi del suo entourage – non sono gli attacchi (per esempio, quello di ieri del centrodestra sulla trasparenza della sua Amministrazione) o i malumori crescenti sulle questioni della quotidianità, ma soprattutto che qualcuno dei suoi voglia negare cose fin troppo evidenti.

Detto in altre parole: ormai il problema non sono più le troppe buche che fanno somigliare il tessuto stradale reggino al più classico emmenthal, ma chi gioca a fare il "negazionista" anziché afferrare (metaforicamente o meno) vanga e bitume per rimediare al più presto.

La sintonia, l'osmosi con la cittadinanza insomma va rinsaldata prima possibile, non con gli "effetti speciali" (come magari la raccolta differenziata dei rifiuti, che comunque in termini di divaricazione rispetto anche a pochi anni fa dà indubbiamente le sue belle soddisfazioni), ma partendo dal minimo indispensabile, dall'acqua che "deve" scorrere dai rubinetti di tutte le case (e non è certo sempre così) fino all'esigenza insopprimibile di colmare le voragini che interessano troppe vie reggine.

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È per questo che il primo cittadino ha indetto per ieri pomeriggio un "tavolo" tecnico-politico composto da tutti gli assessori comunali, tutti i consiglieri, buona parte dei dirigenti di Palazzo San Giorgio e l'amministratore unico della società in house Castore, Giuseppe Quattrone. Riunione decisamente assiepata, anche per via del tema "rovente": le manutenzioni, dalle buche nelle strade al versante idrico fino all'illuminazione pubblica, appunto.

"TAVOLO" PERMANENTE. La prima cosa, forse la più importante, decisa ieri non è di merito ma di metodo: il "tavolo" non costituirà una riunione episodica, anzi. Nella visione di chi vi ha preso parte, l'incontro pomeridiano va considerato semplicemente il primo atto di un "tavolo permanente" («La prossima riunione? Domani», cioè oggi per il lettore, commenta un consigliere comunale nel lasciare Palazzo di città) in grado di produrre risultati importanti già nel giro del prossimo bimestre.

ORGANIGRAMMA. Il "tavolo" permanente tecnico-politico avrà comunque una "cabina di regia" coordinata dal direttore generale dell'Ente Pino Putortì: sul versante politico ne faranno parte il vicesindaco con delega al Personale Armando Neri, gli assessori ai Lavori pubblici Giovanni Muraca e al Bilancio Irene Putortì e il consigliere delegato alle Partecipate Francesco Gangemi, sul versante tecnico i dirigenti dei settori corrispondenti. Ma il "tavolo" in sé resta il plenum, composto da tutti gli assessori, consiglieri e dirigenti, e anche nell'appello forte a una convinta partecipazione per centrare l'obiettivo consisterebbe lo "spirito" dell'iniziativa.

CONTROLLI & SANZIONI. Altra questione dirimente, di cui a lungo s'è parlato nel corso dei lavori di ieri, il bisogno di varare una specifica delibera d'indirizzo affinché chi deve fare alcune cose in tema di manutenzioni poi le faccia veramente...

Detta così, sembra un po' il creare lavoro scavando buche per poi riempirle di tante barzellette datate; ma l'esigenza risulterebbe reale. Nel senso che l'indispensabile monitoraggio dello stato delle cose (tra l'altro, fondamentale ai fini di una quantificazione d'impegno economico per far fronte a disservizi idrici piuttosto che alla riparazione di "baratri" nell'asfalto delle strade) latiterebbe; anche in sèguito alle riparazioni, esempio classico quelle dopo gli squarci nelle vie di Reggio per poter calare i cavi dell'energia elettrica o della fibra ottica, spesso gli incaricati non avrebbero riscontrato la tempestività e la congruità delle suture ai nastri di bitume; anche in relazione ai due punti precedenti, non ci sarebbe ombra di sanzioni nei confronti di chi però, nella sostanza, protagonista di un concreto inadempimento nel portare a soluzione alcuni nodi risulterebbe il reale responsabile di mille disagi e di mille criticità. Che, invece, verrebbero erroneamente ricondotte all'Amministrazione in carica proprio per l'assenza di questi indispensabili step.

L'invocata delibera d'indirizzo avrebbe il compito preciso di "mettere i paletti" giusti: da quel momento in poi, nella burocrazia del Comune "chi sgarra paga". E però, su altro piano, i primi a "pagare" in caso di mancata attenta supervisione dei processi potrebbero essere gli stessi consiglieri delegati e, ancor più, gli assessori competenti della squadra di Falcomatà.

"CASTORE". Il furto dei mezzi nuovi di zecca, d'accordo. La caratura dell'amministratore Quattrone, certo. Ma la società in house Castore (destinata, con la "gemellina" Polluce, ad avvicendare l'ex società mista pubblico-privata Multiservizi), stando ai vertici dell'Amministrazione comunale, ha in sé tutto per poter funzionare con un'efficacia e un'efficienza che vanno buttate sul tavolo con estrema urgenza, visto che per competenze si tratta quasi di un global service in termini di manutenzioni & dintorni e che esistono fonti di finanziamento separate per mezzi e attrezzature, i fondi ordinari di bilancio per le assunzioni in pianta stabile e, con assegnazioni d'incarichi e di relativi budget, la chance d'assunzioni a termine relative alle "commesse" ovviamente non più esternalizzate.

IN TRE, DI NOTTE. In tutto questo, la logica sarebbe "mettere al centro il cittadino". Una parola, già solo a dirlo...

Uno dei criteri per centrare l'arduo obiettivo riguarda però ancòra una volta il metodo: la città verrebbe divisa in tre grandi fasce (Nord, Centro e Sud) e le diverse squadre incaricate dalla società in house andrebbero a concentrare il proprio operato per territorio omogeneo. In più, tutti i lavori di ripristino delle buche nel manto stradale – benché questo ovviamente implichi costi più elevati, per via dell'impiego di corpi illuminanti ad hoc e per la maggiorazione degli oneri da lavoro – verrebbero effettuati rigorosamente in orario notturno. Una modalità "europea" di mettere a segno gli interventi manutentivi, specialmente per evitare ulteriori disagi al cittadino (e perché no, intralci all'automobilista impegnato a destreggiarsi nel traffico reggino) già penalizzato dall'esistenza, spesso annosa, della problematica in sé.

IL SINDACO. Direttamente interpellato dal Dispaccio.it sull'esito dell'incontro Giuseppe Falcomatà, pronto a partire per Napoli dove prenderà parte alle iniziative per il Safer Internet Day 2019 che vedranno la presenza del ministro all'Istruzione Marco Bussetti – dove oggi si terrà – si limita a un paio di frasi: «È presto per entrare nel merito dell'incontro. Dico solo che l'Amministrazione comunale si muove una volta ancòra a tutela della sicurezza del cittadino, nel senso più ampio del termine». E certamente l'ottimizzazione e il potenziamento dell'illuminazione pubblica in alcune zone buie della città e ancor più intuitivamente l'eliminazione delle decine e decine di "voragini" che infestano strade e viali tendendo involontarie "trappole" a pedoni, centauri e automobilisti potrebbero centrare l'obiettivo.