Reggio, Boccalon all’incontro sul tema “tra arte e l’autismo”

"Mi piace associare l'importanza del tema tra l'arte e l'autismo, perche' e' stato ripreso anche dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del messaggio agli italiani a fine anno. Abbiamo visto tutti il disegno che aveva nel suo studio, regalatogli a Verona da un giovane artista con un disturbo dello spettro autistico. In qualche modo questo rapporto tra arte e autismo, tra creativita' e salute come cura, e' qualcosa di consolidato in altri ambiti della psichiatria, penso alle esperienze degli atelier in Italia". Cosi' il professore Roberto Boccalon, presidente nazionale dell'International art and psychology, intervenuto a Reggio Calabria, in occasione di un incontro sul tema tra 'Arte e l'autismo' ospitato dalla fondazione Antonino Scopelliti. "Ci possono essere modalita' diverse, a seconda di quelle che sono le caratteristiche di ciascun soggetto - ha aggiunto lo psichiatra - quindi il problema e' come poter individuare in quella persona i potenziali e gli sviluppi possibili e la necessita' di coniugarli in un discorso di categorizzazione scientifica. Ecco che l'arte si rivela un campo estremamente fertile, nel senso che in ognuno di noi ci sono dei potenziali creativi che se non utilizzati, e non trovano uno sbocco, producono un danno doppio: sono delle risorse che vengono perse e che possono diventare addirittura fonte di disagio". "Mi piace soffermarmi - ha specificato il professore - su alcuni esempi di buone pratiche, a volte nate da esperienze molto semplici, come le osservazioni del lavoro di una maestra insegnante di sostegno, che in sinergia con alcune mamme ha individuato dei percorsi che hanno reso possibile esplicitare dei potenziali impensabili. In un'altra situazione piu' strutturata, come l'atelier Ultrablu di Roma, ci sono delle esperienze molto interessanti che vanno oltre il lavoro tradizionale. Penso anche ad altri esempi di atelier creativi, all'interno dei quali gli artisti, indipendentemente da quelle che possono essere le loro condizioni psicologiche, lavorano insieme nella consapevolezza che ognuno puo' apprende dall'altro. Quindi un'esperienza di 'co-evoluzione' di come - ha concluso Boccalon - la diversita' se trova un contenitore adeguato puo' essere fonte di reciproco arricchimento". (Dire)

--banner--