Pinto (ReggioLab) interviene sul progetto “Caronte & Tourist”: plaude l’odg Cannizzaro e propone l’autostrada del mare

Il collegamento tra le due sponde dello Stretto è al centro di un intervento del coordinatore di ReggioLab, Giuseppe Pinto, che afferma: "Dopo il parere positivo del ministero dei Trasporti sull'ampliamento del porto cittadino, in modo da renderlo funzionale al trasporto dei mezzi pesanti, si è riacceso il dibattito politico sul progetto proposto dal gruppo "Caronte & Tourist". L'ampliamento, come da previsione progettuale, dovrebbe collegare il porto di Reggio con quello di Tremestieri. Quindi -- evidenzia Pinto - mentre nella dirimpettaia Messina, spostando verso sud gli approdi delle navi, è stato eliminato il passaggio dal centro cittadino dei mezzi pesanti, a Reggio invece si fanno arrivare i tir. Una scelta non condivisibile, perché non parte dal territorio, ma viene sollecitata e sostenuta dall'alto, nonostante i pareri negativi per la realizzazione di tale opera, espressi dalle varie istituzioni".

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"La nostra città – denuncia il coordinatore di ReggioLab - non può essere oggetto di un'invasione indesiderata di mezzi grandi e piccoli che porterebbero, tra l'altro, al collasso la già precaria viabilità del nostro territorio. Esprimere dissenso non eviterà una scelta così sciagurata per la città. Occorrono, dunque, proposte concrete che non penalizzino nessuno, perché dirottare i mezzi pesanti da Villa a Reggio non significa risolvere il problema ma, più semplicemente, spostarlo".
Serve, quindi, un tavolo tecnico fra le parti in causa – prosegue Pinto - per trovare una soluzione che consenta a Reggio di non essere ulteriormente penalizzata. In questa importante vicenda, l'interesse della città deve pesare sulla decisione finale, perché i reggini hanno tutto il diritto di programmare liberamente il proprio futuro.
Tuttavia, chi ci rappresenta, a qualsiasi livello istituzionale, ha il dovere di presentare soluzioni alternative. Come ha fatto l'onorevole Francesco Cannizzaro che ha presentato un Ordine del Giorno (il numero 253) con i colleghi di Forza Italia Occhiuto, Sozzani, Mulè, D'Ettore, in cui chiarisce che "il Ministero dell'Ambiente ha dato parere favorevole per lo spostamento dell'approdo delle navi che trasportano i tir, quindi l'intero trasporto gommato, da Villa San Giovanni a Reggio Calabria; si tratta di un parere incomprensibile poiché oltre alla forte opposizione espressa dai cittadini vi è quella dell'amministrazione comunale di Reggio Calabria e del consiglio comunale di Villa San Giovanni che indicano come sede, la più idonea possibile, la spiaggia di Bolano situata immediatamente a sud di Villa San Giovanni e libera da qualunque tipo di impedimento; se i due comuni interessati sono totalmente contrari alla decisione sopra citata ed indicano una soluzione, appunto quella di Bolano, che è assolutamente praticabile, non si comprende perché si debba insistere su Reggio sfidando apertamente la volontà dei cittadini; a ciò si aggiunge la nota pericolosità del ponte che collega l'autostrada al porto di Reggio e che è stato già oggetto di forti polemiche".
Un intervento sostanziale che indica anche una soluzione, cui nel frattempo si potrebbe affiancare - spiega il coordinatore di ReggioLab – l'utilizzazione delle cosiddette "autostrade del mare" per connettere Tremestieri con Gioia Tauro, la cui area portuale, collegata direttamente alla rete autostradale, è così vasta che può garantire un rapido deflusso dei mezzi con risparmio di tempo e di costi. Così facendo, si otterrebbero notevoli vantaggi per l'intero territorio, potenziando e rilanciando un'infrastruttura vitale per l'economia calabrese. Inoltre, i porti di Villa e Reggio rimarrebbero adibiti al trasporto di passeggeri e all'attracco di navi da crociera per rilanciare così in modo concreto il turismo. Del resto - prosegue Pinto - già nel 2010 era stata sperimentata l'autostrada del mare "Corigliano Calabro-Catania". Più in generale - conclude Giuseppe Pinto - la Calabria, con 800 km di costa e con la nota carenza di infrastrutture stradali, deve assolutamente puntare anche sul potenziamento della propria rete portuale, sfruttando il mare per uscire da un secolare isolamento. Ma per fare questo occorre avere idee chiare, capacità progettuale e sinergia tra tutte le istituzioni. Altrimenti, sarà sempre qualcun altro a decidere dei nostri destini".