Irrera (CasaPound): "Agricoltori messi in ginocchio dall’Ue, nella Piana di Gioia Tauro la situazione è tragica"

"L'agricoltura Italiana soccombe sotto i colpi mortali dell'Unione Europea. La Piana di Gioia Tauro, che nell'agricoltura individua uno dei settori fondamentali per lo sviluppo economico, è arrivata ad un punto di non ritorno". Lo scrive, in una nota, Roberto Irrera, coordinatore provinciale di CasaPound Italia, che aggiunge: "Gli accordi economici che l'UE ha stipulato coi paesi del Nord-Africa hanno penalizzato fortemente la produzione interna - prosegue - a discapito di tutti quei produttori che nella Piana di Gioia Tauro vedevano nei propri terreni la principale fonte di sostentamento. Il meccanismo è semplice per quanto distruttivo: si eliminano progressivamente i dazi a quei paesi del Nord-Africa che, grazie a costi di produzione irrisori, riescono ad importare e vendere a prezzi molto competitivi i propri prodotti".

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"Queste manovre scellerate portate avanti dall'Unione Europea, ed avallate da forze politiche come il Partito Democratico e Forza Italia, hanno costretto – prosegue Irrera - i nostri produttori ad abbandonare le piantagioni, un vero peccato se pensiamo che in Calabria crescono le famose "clementine" che dovrebbero essere un prodotto DOC e spesso invece restano a marcire sugli alberi".
"Chiediamo quindi – conclude - alle Istituzioni di intervenire urgentemente a difesa degli agricoltori calabresi, e di tutta Italia. È ingiusto subire l'ennesima violenza ai danni del nostro sistema produttivo sia agrumicolo che olivicolo, e che può e deve rappresentare un volano di sviluppo della nostra Terra, la Calabria, già martoriata da altre criticità".