Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria: la lettera di commiato del dg, Frank Benedetto

benedettofranknuova500"Accomiatarsi non è mai facile, specie quando si va via da un posto al quale si tiene particolarmente, per questo motivo quando ho deciso di scrivere una lettera di congedo da Direttore Generale di questa Azienda non potevo immaginare quanto sarebbe stato difficile ed in un certo qual senso doloroso. E questo, non solo per la consapevolezza di quanto lavoro ci sia ancora da fare, ma soprattutto perché questa Azienda rappresenta parte integrante - una gran parte in realtà - della mia vita umana e professionale. E, lasciatemelo dire, si tratta di una vita e di un'appartenenza di cui vado molto fiero!". E' la missiva con cui si congeda l'ormai ex Direttore Generale del Grande Ospedale metropolitano di Reggio Calabria "Bianchi- Melacrino – Morelli", Frank Benedetto.

"È stato un vero onore ed un grande privilegio – scrive Benedetto – poter servire questa città come medico e come Direttore Generale del Grande Ospedale Metropolitano "Bianchi-Melacrino-Morelli", e nonostante gli attacchi, gli "agguati" e qualche stortura di naso, rivendico con orgoglio quanto di buono abbiamo fatto come Direzione Strategica e tutti i traguardi raggiunti e quelli per cui abbiamo posto le basi.

Abbiamo vissuto momenti di vero entusiasmo e di grande operosità, ci siamo battuti ed abbiamo lavorato senza tregua e senza risparmio per quasi quattro lunghi anni. Abbiamo anche dovuto affrontare periodi difficili, situazioni complicate ingoiando bocconi amari ed incassando in silenzio calci in bocca, ma tutto ciò che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto tenendo sempre ben a mente la fondamentale missione di cui ci siamo fatti carico: la salute dei cittadini.

Come diceva John Fitzgerald Kennedy, e poi anche Giovanni Falcone, "gli uomini passano ma le idee restano". E di noi resteranno non solo le idee di una Sanità più efficiente, di un Ospedale più moderno, tecnologico e sostenibile, ma anche i traguardi concreti che – grazie al lavoro di tutti – abbiamo raggiunto. Parlo del Centro Cuore, della Pet, della robotica per la chirurgia mininvasiva, dell'acceleratore lineare, del nuovo Pronto Soccorso, del SIT – servizio immunotrasfusionale, della Chirurgia Toracica, del coraggioso progetto del nuovo Grande Ospedale Metropolitano, di tutti i concorsi che abbiamo portato a termine. Tra i tanti, mi piace ricordare il concorso grazie al quale abbiamo assunto oltre 160 Operatori Socio Sanitari, i primi della storia dell'Azienda, per il supporto alla cura ed al benessere dei degenti.

Ma non si tratta solo di questo, vi sono una miriade di piccole cose, ordinarie e straordinarie, che hanno contribuito al concreto efficientamento di quest'Azienda, dalle più visibili, come il nuovo portale web istituzionale con i servizi che offre, alle più tecniche, come il progetto della Cartella Clinica Elettronica in collaborazione con l'ASST Niguarda o l'integrazione del sistema amministrativo contabile con le piattaforme ministeriali.

Si tratta di fatti tangibili, incontrovertibili, che nessun detrattore potrà mai negare.

Restituiamo dunque alla città un Ospedale più funzionante e moderno, sia dal punto di vista strutturale ed organizzativo sia dal punto di vista tecnologico. Un Ospedale attento ai pazienti e ai loro bisogni. È per questo che appassionatamente abbiamo lavorato. Per creare un luogo di cura più umano, accessibile, sicuro, confortevole. A misura di donna e di bambino. A servizio di tutta l'area metropolitana di Reggio Calabria.

Chiudo il mio ciclo ben consapevole del fatto che forse si sarebbe potuto fare di più, che avrò commesso degli errori, ma soprattutto fiero di aver messo tutto me stesso, anima e corpo, nella missione affidatami tre anni fa dal Presidente della Giunta Regionale, Mario Oliverio, la cui fiducia spero di aver saputo ripagare.

Come in ogni epilogo che si rispetti, è giunto adesso il momento dei ringraziamenti. In primo luogo mi sembra doveroso ringraziare, appunto, il Presidente Oliverio per avermi dato l'opportunità di contribuire alla storia ed alla salute di questo nostro Grande Ospedale.

Ringrazio il Commissario ad Acta per il Piano di Rientro, ing. Massimo Scura, per il supporto, la fiducia e gli attestati di stima che in questi anni non sono stati pochi.

Ringrazio Francesco Araniti per la sua dedizione e la sua serietà. Lui rappresenta un vero e proprio pilastro per il nostro Ospedale, non solo per la competenza e la compostezza con le quali affronta le situazioni, ma soprattutto la grande abnegazione che mette nel suo lavoro.

Ringrazio Lilly Albanese per il sostegno, la determinazione ed il carisma che ha messo in quest'avventura, Giuseppe Doldo e Pino Foti per la positiva azione di Direttore Sanitario manifestata nella qualità.

I capi dipartimento che hanno compreso e condiviso la strategia aziendale con riunioni e consigli costruttivi.

Il collegio sindacale e l'OIV, organismo interno di valutazione, con in testa il suo Presidente Antonio Gianni per aver intrapreso percorsi valutativi rigorosi ed efficaci.

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Adesso le nostre strade professionali si dividono, ma restano ad unirci stima e affetto sinceri, oltre che quel bel pezzo di strada che abbiamo percorso insieme.

Un enorme grazie ai membri dell'Ufficio di Direzione, i Direttori ed i Responsabili di tutte le Unità Operative, I Dirigenti medici e biologi, i fisici, i consulenti esterni e tutto il personale del comparto, i Direttori degli uffici amministrativi e tutto il personale amministrativo.

Ringrazio Il Prefetto Michele di Bari ed il suo staff, nonché tutti gli organi inquirenti che in numerose circostanze sono intervenuti con interventi istituzionali mirati ad aiutare la nostra Azienda verso la risoluzione di tanti problemi gestionali ed il pieno rispetto della legalità.

Infine, un grazie ai Sindacati, alle Associazioni di Volontariato, agli Organi di stampa ed a tutte le persone che ho incontrato lungo la mia strada, che mi hanno trasmesso affetto e supporto, che hanno speso per me una parola ed un sorriso; ringrazio anche e soprattutto chi non mi ha risparmiato critiche costruttive, leali, perché so bene che in quel momento perseguivamo un obiettivo in comune, ovvero il bene esclusivo dell'Azienda.

Per ultimi e non perché tali, Francesco Ferrara, fidato e sincero capo staff della Direzione Generale che, assieme a Simone Carullo, nella figura di addetto stampa, hanno dato vita ad una sinergia favorevole percepita anche nelle UOC e negli uffici amministrativi. Senza di loro molte importanti attività non avrebbero visto la luce nella nostra Azienda.

Ringrazio insomma tutti coloro i quali hanno lavorato al mio fianco con passione e attaccamento, instancabilmente, anche fuori orario, di sera, nei week end, nei giorni festivi, senza chiedere mai nulla in cambio, perché sapevano di perseguire nobili finalità.

Ringrazio infine – conclude Benedetto – chi ha compreso,ma anche chi non ha saputo comprendere, il mio operato in questa grande Azienda".