Ufficiale: Marco Minniti ritira la candidatura alla Segreteria Nazionale del Partito Democratico

20181206 080902-800x493In un'intervista a Repubblica, Marco Minnitiannuncia il ritiro della sua candidatura a segretario del Pd, "per salvare il partito". L'ex ministro reggino si augura quindi che dalle primarie esca "una leadership forte". "Quando ho dato la mia disponibilita' alla candidatura - afferma Minniti al quotidiano - sulla base dell'appello di tanti sindaci e di molti militanti che mi hanno incoraggiato e che io ringrazio moltissimo, quella scelta poggiava su due obiettivi: unire il piu' possibile il nostro partito e rafforzarlo per costruire un'alternativa al governo nazionalpopulista".

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"Resto convinto in modo irrinunciabile che il congresso ci debba consegnare una leadership forte e legittimata dalle primarie. Ho pero' constatato che tutto questo con cosi' tanti candidati potrebbe non accadere. Il mio e' un gesto d'amore verso il partito". Lo dice l'ex ministro dell'Interno, Marco Minniti, che in un'intervista a 'Repubblica' spiega le ragioni per cui ha revocato la sua candidatura alla segreteria del Pd, che - assicura - era nata per "unire il piu' possibile il nostro partito e rafforzarlo per costruire un'alternativa al governo nazionalpopulista". Secondo Minniti, "si e' semplicemente appalesato il rischio che nessuno dei candidati raggiunga il 51 per cento. E allora arrivare cosi' al congresso dopo uno anno dalla sconfitta del 4 marzo, dopo alcune probabili elezioni regionali e poco prima delle europee, sarebbe un disastro". La ragione, secondo Minniti, e' che "se noi accettassimo l'idea di eleggere un segretario non 'eletto' dalle primarie allora accetteremmo anche l'idea di un partito che sia solo una confederazione di correnti. Sarebbe la prima volta che un segretario del Pd viene eletto senza la maggioranza. Questo e' un gigantesco problema politico". Rispondendo sulle voci di una scissione guidata dall'ex segretario Matteo Renzi, Minniti afferma: "Le scissioni sono sempre un assillo. Sappiamo perfettamente che il Pd ha pagato un prezzo durissimo. Ha pagato un prezzo altissimo a congressi cominciati e mai finiti. Spero che non ci sia alcuna scissione, sarebbe un regalo ai nazionalpopulisti". E ancora: "Spero davvero che nessuno pensi a una scelta del genere. Si assumerebbe una responsabilita' storica nei confronti della democrazia italiana". Con Renzi, precisa l'ex ministro, "non ci siamo sentiti".

"Spiace che non ci sia un'opposizione in Parlamento". Lo ha affermato il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini a "Radio anch'io" su Radiouno Rai commentando il ritiro della candidatura di Marco Minniti alle primarie del Pd. "Una governo lavora meglio se ha un'opposizione organizzata, in salute e costruttiva. Mi spiace per gli italiani che credevano e magari credevano ancora in una sinistra seria, mi auguro che esca velocemente dal buio".