Resta alto l'impegno della Prefettura sulla problematica relativa alla presenza degli immigrati nella Piana di Gioia Tauro con riferimento sia ai profili di ordine e sicurezza pubblica che a quelli afferenti all'ospitalità e all'accoglienza.
Come noto , già nelle pregresse riunioni sono state sollecitate le organizzazioni agricole datoriali e gli altri enti interessati a realizzare nella Piana un modello di accoglienza diffusa , ritenuta la soluzione definitiva .
Nel contempo , tuttavia , allo scopo di mitigare le condizioni di accoglienza degli immigrati è stata dapprima realizzata la nuova tendopoli per circa 700 posti .
Nella mattinata odierna, in prosecuzione delle precedenti , si è tenuta, presso il Palazzo del Governo, una ulteriore riunione per individuare soluzioni condivise, finalizzate alla sistemazione alloggiativa e all'integrazione degli immigrati presenti nell'area di San Ferdinando alla quale hanno partecipato il Sindaco di San Ferdinando, la Commissione straordinaria di Gioia Tauro, l'Assessore del Comune di Rosarno e Rappresentanti della Protezione civile regionale, della Città metropolitana, delle Forze dell'Ordine, del CORAP e dell'Ispettorato territoriale del Lavoro.
Nel corso dell'incontro , sono state valutate le possibili iniziative da adottare nel medio periodo per il trasferimento dei migranti in strutture temporanee in aree attrezzate per l'accoglienza.
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A tale proposito , è stata approfondita la possibilità di utilizzare, quale area alternativa a quella attualmente occupata, peraltro ricadente in zona ZES, un terreno di proprietà del CORAP.
Inoltre, come già ipotizzato in altri pregressi incontri , non può escludersi la possibilità di fare ricorso da parte degli enti territoriali competenti alla individuazione di possibili soluzioni alloggiative per i migranti ai sensi dell'art. 40 del Testo unico sull'immigrazione in materia di assistenza e abitazione per gli stranieri regolarmente soggiornanti per motivi diversi dal turismo.
Di pari passo prosegue l'attività di controllo e di vigilanza in quell'area, dove nel corso dell'anno sono stati eseguiti numerosi servizi Interforze che hanno conseguito risultati lusinghieri in termini di contrasto al caporalato, al lavoro nero e all'impiego irregolare di mano d'opera.