Incontro presso la direzione territoriale di RFI tra il consigliere Pedà e l'ing. Stassi sul sottopasso della stazione ferroviaria di Gioia Tauro nei giorni scorsi sommerso dall'acqua

Sabato 17 ottobre la stazione di Gioia Tauro sarà interessata per tutto il giorno dai lavori di sistemazione e messa in sicurezza del sottopasso ferroviario che, le scorse settimane, dopo qualche ora di pioggia intensa, era stato semisommerso dall'acqua provocando seri disagi ai treni e, soprattutto, ai passeggeri. È quanto riferito al consigliere regionale Giuseppe Pedà, che si era fatto portavoce delle innumerevoli segnalazioni degli utenti, al termine di un incontro con l'ing. Sergio Stassi della direzione territoriale Rfi svoltosi presso il compartimento di Reggio Calabria, anche alla presenza dell' ing. Franco Latella, responsabile terminal e servizi. Preliminarmente, l'ing. Stassi si è detto certo che alla stazione di Gioia Tauro sia stato fatto un ottimo lavoro, al di la di alcune situazioni che sono state poi riscontrate. Precisando, inoltre, che il sottopasso in questione non è stato realizzato ex novo ma è stato semplicemente oggetto di manutenzione ordinaria, e che, quindi non si è potuto provvedere ad una esecuzione completa dell'opera. A seguito delle criticità riscontrate, sono stati effettuati degli approfondimenti insieme alle ditte interessate per cercare di capire cosa fosse cambiato negli equilibri complessivi della struttura, visto che, in passato, non si erano mai verificati problemi di questo tipo. L'ing. Stassi ha spiegato al consigliere Pedà che, inizialmente, si pensava fosse da attribuire ad una raccolta delle acque meteoriche che era stata mutata nelle sue condizioni a seguito delle opere realizzate. In realtà, pare che il problema dell'allagamento del sottopasso dipenda dalle acque che arrivano lato monte, opposto al fabbricato viaggiatori, che prima defluivano, per una pendenza naturale, in direzione sud, verso il fiume Petrace mentre adesso, per effetto di uno sgombero di materiale che è stato fatto nella zona utilizzata come base di cantiere, nel piazzale antistante al fabbricato, si è creata una sorta di via preferenziale che fa si che si vadano ad incanalare quasi come un fiume, in occorrenza di piogge molto intense, che arriva dal muro sovrastante. Quindi, le acque che vengono raccolte in quella zona, stramazzano sul piazzale sottostante e si dirigono incanalandosi verso lo spazio dei marciapiedi e la zona del 3° e 4° binario, in corrispondenza dei quali poi si vanno ad infilare, tramite una giunzione, all'interno del sottopasso che, così, al primo evento eccezionale di pioggia, si riempie. Stassi ha comunque rimarcato il carattere dell'eccezionalità dell'evento ricordando come, fino a qualche anno addietro, l'Italia intera non fosse interessata da questo genere di perturbazioni che oggi, viceversa, si stanno accentuando, con le stazioni ferroviarie certamente non concepite per fronteggiare vere e proprie "bombe d'acqua" di una simile intensità. A Gioia Tauro, ad esempio, l'acqua è arrivata così copiosa che ha superato il livello dei marciapiedi a servizio dei binari, già ulteriormente innalzati, e scendeva nel sottopasso direttamente dalle scale. Ad ogni modo, proprio in queste ore, si sta cercando di intervenire in maniera risolutiva sfruttando anche un'interruzione in atto per via dei lavori del ponte sul fiume Petrace, dove si sta operando sia con la ditta Interessata. Si provvederà ad incanalare nuovamente quell'acqua che arriva da lato monte nella direzione opposta. Sabato, dalla mattina alla sera, sarà tolto il binario, sarà eseguito un intervento di impermeabilizzazione su quella parte che in questo momento è la più colpita, quindi sotto i marciapiedi del 3-4 e 5 binario. Successivamente, si andrà a sfruttare un'interruzione di 3 giorni prevista sul 1 e sul 2 binario per fare lo stesso intervento su un altro segmento anche se già l'intervento fatto in corrispondenza dei binari 3-4 e 5 dovrebbe essere risolutivo. L'ing. Stassi ha infine evidenziato che, a breve, sarà migliorato anche l'impianto di smaltimento delle acque aumentando la portata delle pompe di aspirazione. Eseguendo i sopracitati interventi si eviterà anche di avere danni frequenti alle rifiniture (dopo l'ultimo allagamento si è reso necessario sostituire l'impianto di illuminazione del sottopasso). Ultimo stepdei lavori sarà quello di andare ad individuare eventuali zone che risultano oggetto di infiltrazioni e umidità ed eseguire un intervento di impermeabilizzazione iniettando particolari resine. Grande soddisfazione è stata espressa dal consigliere Giuseppe Pedà che nel ringraziare l'ing. Stassi e tutta la direzione territoriale di Rfi per aver recepito immediatamente le istanze degli utenti e disposto i necessari interventi ha evidenziato il buon esito del confronto mostrandosi estremamente fiducioso sul risultato sicuramente migliorativo che si potrà avere grazie ai lavori di messa in sicurezza. Lo stesso Pedà, nella giornata di sabato, effettuerà un sopralluogo nell'area interessata dagli interventi.

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