Taurianova, i consiglieri Morabito e Lazzaro: “Il sindaco Scionti contravviene a un ordine esecutivo del Tar”

"Il 16 ottobre 2018 abbiamo votato contro una deliberazione del Consiglio comunale di Taurianova che contravviene ad un ordine (non impugnato) del TAR, si proprio così, del Giudice amministrativo della Calabria". Lo affermano in una nota i consiglieri comunali di Taurianova, Maria Stella Morabito e Filippo Lazzaro.

Il Tar, con decisione del 15/05/2018, ha ordinato l'esecuzione di una sentenza in materia espropriativa, stabilendo che: "... il debito indennitario de quo non può considerarsi un debito preesistente alla data della dichiarazione di dissesto, bensì rappresenta un credito in corso di formazione, esito della scelta del Comune di adottare il provvedimento ex art. 42 bis TU Espropri con riferimento alle aree occupate ed irreversibilmente trasformate, come indicate in sentenza..."

"Invece Scionti che fa? Dopo aver fatto approvare a luglio una ipotesi di bilancio riequilibrato che includeva tra i debiti dell'Ente anche quello citato dal TAR (circa 700 mila euro), decide improvvisamente che quella posta in bilancio va tolta e passata nel dissesto.

Alle 9 del mattino di martedì 16 ottobre, cerca quindi di convincere i Consiglieri comunali (di cittadini, data l'ora, appena un paio) ad approvare una variazione di bilancio perché, a suo dire, quel debito va messo nel dissesto. Cerchiamo, da avvocati, di spiegare che probabilmente si accingono a commettere un falso in bilancio, e la mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice configura una condotta penalmente rilevante ai sensi dell'art. 388 del codice penale. Ma niente. Solo due consiglieri di maggioranza, forse temendo più la responsabilità contabile che quella penale, si astengono dal votare l'atto.

Non viene neppure accettata la proposta di acquisire quanto meno il parere preventivo della Corte dei Conti, fatta col solo intento di tutelare i colleghi ed ex compagni di viaggio, nonché le casse dell'Ente da eventuali danni da illeciti.

Ma Scionti non si lascia certo intimorire o fermare dalla GIUSTIZIA (e che sarà 'sta parola, malgrado lui vada in giro a parlare di LEGALITA' ?) e così tira dritto nel tentativo di rimpinguare le casse comunali per le sue prossime spese da esibire in conferenza stampa, non trascurando di ricordare a tutti che quanto si sta deliberando glielo ha chiesto nientepopodimeno che il MINISTERO DELL'INTERNO!

Ma quando mai?

Vero solo è che il Ministero dell'Interno bacchetta esplicitamente il Comune di Taurianova per reiterati errori ed omissioni nella stesura dei documenti contabili chiedendo numerosi chiarimenti ed integrazioni (v. nota Min. Interno - Ufficio per il risanamento degli enti locali dissestati del 5/09/2018), che abbiamo avuto la pazienza di leggere.

Va ricordato che noi, ex componenti della maggioranza che aveva sostenuto con successo Scionti alle elezioni, siamo oggi all'opposizione perché, fallito qualsiasi tentativo di dialogo e confronto sulle scelte amministrative che venivano imposte, due anni fa non abbiamo avuto altra scelta che ritirare il nostro appoggio al Sindaco Scionti ed al suo disinvolto modus amministrandi, sideralmente lontano da quello che avremmo voluto per un reale cambiamento di quella che, ingenuamente all'inizio, credevamo sarebbe stata davvero una POLITICA NUOVA.

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Abbiamo inutilmente contestato l'elusione di norme statutarie, di regolamenti per l'assunzione di personale, di delibere consiliari anticorruzione, della trasparenza del sito istituzionale del Comune, del Codice degli Appalti, delle richieste della Corte dei Conti, e varie altre irregolarità o cattivi modi di gestire la cosa pubblica (v. bando rifiuti e illuminazione pubblica), ed anche l'Ordine dei Geologi della Calabria ha contestato duramente e formalmente il disinvolto modo di fare i bandi d'appalto delle opere pubbliche, rimanendo anch'esso inascoltato.

Nell'ultimo Consiglio Comunale il Sindaco non si smentisce e chiede di avallare quanto già deliberato dalla Giunta, contravvenendo ad un provvedimento emesso dal Tribunale Amministrativo Regionale di Reggio Calabria.

Spontaneo quindi domandarsi: ma quello che ci ha portato infine al dissesto, e che probabilmente lo aggraverà con nuove spese allegramente provocate malgrado qualsiasi avvertimento e provvedimento giudiziale, è incompetenza allo stato puro o delirio di onnipotenza?

La parola resta ai Cittadini, cui comunque chiediamo scusa per avere creduto ed avallato l'ascesa politica di siffatti personaggi. Ma non è mai troppo tardi per capire. Il tempo è sempre galantuomo" concludono Morabito e Lazzaro.