“I rom devono rispettare l’orario, ecco la circolare etnica in una scuola di Reggio Calabria”

Circolarescuola"Non può che destare preoccupazione la circolare diffusa da una dirigente scolastica di un Istituto comprensivo della zona sud della città. La circolare, rimossa dal sito dell'IC dopo le rimostranze di alcuni genitori, invitava al rispetto dell'orario scolastico per gli alunni di orientamento culturale rom. Un approccio discriminatorio, in considerazione del fatto che una circolare non può essere rivolta ad uno specifico gruppo culturale". Lo denuncia l'associazione "Un mondo di mondi"

"In questo modo infatti – aggiunge – si etnicizza un comportamento attribuendo solo ad uno specifico gruppo di alunni la possibilità negativa di ritardi alle lezioni e la conseguente sanzione specifica. Il rispetto dell'orario scolastico non vale forse per tutti gli alunni, indipendentemente dall'appartenenza etnica, dalla nazionalità o dal genere?

Alcune famiglie reggine di orientamento culturale rom, nel leggere la circolare su base "etnica" affissa nei locali dell'Istituto comprensivo, si sono sentite offese. Percependo l'azione come discriminatoria, hanno espresso la loro indignazione alla dirigente per la scelta infelice della scuola.

In seguito a queste proteste, la dirigente ha rimosso la circolare dalle bacheche e dal sito web dell'Istituto. Ma il danno era stato già fatto.

Non è rassicurante apprendere che un istituto scolastico possa affrontare questioni inerenti il rispetto del regole, cadendo nella trappola dell'approccio etnico, generando conflitti e peggiorando situazioni specifiche di incomprensione.

Una delle cause principali della dispersione scolastica che riguarda una parte degli alunni di orientamento culturale rom ma non solo, risiede proprio nelle scelte negative della scuola, tra queste anche quella degli orientamenti etnici.

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Proprio i trattamenti differenziali su base etnica – conclude l'associazione – causano nella vita delle persone molteplici situazioni di emarginazione e discriminazione alle quali l'istituzione scolastica dovrebbe porre rimedio con efficacia, senza mai assecondarle".