Ritrovata l'arma con cui fu ucciso il giudice Scopelliti, fucile scoperto nel Catanese

scopellitiantonino500E' stata rinvenuta nel Catanese l'arma con cui il 9 agosto del 1991, nei pressi di Campo Calabro (Rc), fu ucciso il giudice Antonino Scopelliti, assassinato in un agguato mafioso mentre viaggiava nella sua auto alla eriferia del paese.

Si tratta di un fucile calibro 12. L'arma era interrata in un fondo agricolo. Il procuratore capo Giovanni Bombardieri ha disposto un'attivita' di ispezione e perquisizione di alcuni luoghi della provincia di Catania. L'attivita' e' stata delegata alla Polizia di Stato, e, in particolare, al Servizio Centrale Operativo, alla Squadra mobile (diretta dal primo dirigente Francesco Ratta') della Questura di Reggio Calabria, alla polizia scientifica della Questura reggina e di quella catanese, ed ha visto il massiccio impiego di uomini e mezzi.

Scopelliti, sostituto procuratore generale presso la Suprema Corte di Cassazione, avrebbe dovuto rappresentare l'accusa contro gli imputati del maxiprocesso di mafia a Palermo.

L'annuncio del rinvenimento dell'arma del delitto e' stato dato stamani dal procuratore capo della DDA di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, nel corso dell'annuale commemorazione a Piale presso la stele dedicata al giudice Scopelliti.

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"Quella di oggi - ha detto Bombardieri - e' una cerimonia importante, sono passati tanti anni da quando un servitore dello Stato, un collega impegnato seriamente nel suo lavoro, e' stato assassinato barbaramente, ed e' un giorno ancora piu' importante perche' possiamo dire che nelle indagini che la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria sta portando avanti sempre in relazione a quel fatto atroce, abbiamo raggiunto e aggiunto un tassello importante alle indagini. A seguito di un' attivita' mirata - ha aggiunto il procuratore Bombardieri - riteniamo di aver rinvenuto e sequestrato l'arma con cui e' stato assassinato il consigliere Scopelliti. Una serie di elementi ci inducono a ritenere che l'arma rinvenuta e sequestrata, peraltro nel territorio del Catanese, sia quella utilizzata per l'omicidio. E' un'attivita' della Dda in relazione alla quale pero' al momento non aggiungiamo altro. Ci sembrava doveroso dirlo oggi, e' un sequestro dei giorni scorsi, per rispetto alla memoria del collega e della sua famiglia". La scoperta del fucile che si ritiene essere stata l'arma con cui fu ucciso il giudice Scopelliti é frutto di un'attività ispettiva mirata condotta dalla Dda di Reggio Calabria, con il supporto investigativo della Squadra mobile reggina. Sono in corso adesso i necessari riscontri tecnici per consolidare il quadro investigativo. Bombardieri non ha fornito particolari sul ritrovamento dell'arma, sottolineando il "massimo riserbo" sul punto da parte della Dda di Reggio Calabria.