Cisl Fp: “Condanniamo aggressione ad operatori 118 di Reggio Calabria”

La Cisl Fp Calabrese "apprende e condanna il gravissimo gesto in cui sono rimasti coinvolti gli operatori del 118 di Reggio Calabria che allertati per un'emergenza dovuta alla difficoltà di rintracciare la Guardia Medica, si sono ritrovati in un vicolo cieco a subire le ire di un malintenzionato che con una pala e un pezzo di ferro ha danneggiato l'ambulanza, lasciando illeso il Medico in servizio solo perché i cocci di vetro diretti verso di lui sono stati fermati dalla barella a cucchiaio".

La condanna parte proprio dal Segretario Generale della CISL FP Calabria, Luciana Giordano che ritiene "da tempo questa tipologia di gesti come il sintomo e la reazione ad una Sanità Calabrese, così disorganizzata da porre le sue parti migliori addirittura come bersaglio".

Lo sa bene Luciana Giordano che proprio "quando la rete ospedaliera fa acqua da tutte le parti per colpa di un Territorio che non risponde alle esigenze dei Cittadini, tutto si trasforma in emergenza e il ruolo del 118 diventa ancora più importante, troppo importante e pesante".

Il Segretario Generale della CISL FP di Reggio Calabria, Vincenzo Sera, "apprende la notizia con sdegno ma senza alcuno stupore, sapendo che non è il primo episodio che vede coinvolti gli "Angeli" del 118, proprio in questa occasione era a bordo dell'Ambulanza una Dirigente Sindacale della Cisl fp di Reggio Calabria, Daniela Dattola a cui Il Segretario Generale della Federazione Reggina manifesta sostegno e solidarietà, puntualizzando che la vicinanza non si ferma all'assurdo episodio di Via Abate Sant'Elia ma è estesa a tutto il Personale del 118 per ogni momento della loro preziosa ed insostituibile compensazione ad un sistema sanitario che non è assolutamente adeguato.

Il Segretario Aziendale dell'ambito Reggino, Salvatore Taverriti, anch'egli Operatore del 118, ha sempre segnalato e denunciato "la condizione in cui ogni giorno si devono affrontare le emergenze, riscontrando che gli Operatori desiderosi di dare il proprio meglio, non sempre hanno i mezzi adeguati che sono vetusti, sono pochi e spesso vengono distratti come semplici "navette" per collegare e risolvere le problematiche che sorgono tra ospedali, costretti a trasportare gli Utenti per semplici radiografie e scoprendo il Territorio da possibili "vere" emergenze.

La Responsabile del Coordinamento Donne della CISL FP di Reggio Calabria, Katia Violi nel "percepire quotidianamente il sostegno e l'apprezzamento di tutta la Cittadinanza della Provincia," lancia un drammatico segnale, "l'ottanta per cento dei casi di aggressioni da parte di Utenti e parenti non viene denunciato, tutto passa quasi come un normale sfogo per il momento difficile e si arriva a soprassedere su gesti di questa portata.

Le aggressioni al Personale ostacolano, a volte irrimediabilmente, la corsa verso le risposte che servono per gestire un trauma, per il recupero di una funzione importante e spesso per salvare una vita, nonostante tutto ci si imbatte in assurdi ostacoli nei quali è a rischio la vita di chi spende la propria per salvarne altre, ai nostri "eroi" interessa però solo una cosa, riuscire nell'intento e farlo nel miglior modo possibile.

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La tutela degli Operatori del 118 è la tutela di tutti e i mezzi ci sono sicuramente, basterebbe dotare le ambulanze di videocamere collegate direttamente con le forze dell'Ordine e sostenere proposte di Legge, come quella appena presentata alla Camera dei Deputati per il riconoscimento degli Operatori del 118 come pubblici ufficiali".

Il Segretario Generale Aggiunto, Giuseppe Rubino ritiene "che questi gesti partano da un "male" profondo in cui è coinvolta tutta la Regione ma in particolare l'area della Provincia di Reggio Calabria, dove mancano i Livelli Essenziali di Assistenza, l'organizzazione e programmazione, i percorsi definiti per l'agevolazione delle cure e soprattutto la prevenzione.

Grazie a tutti i "centodiciottisti", grazie per esserci, grazie per dimenticare ogni giorno le difficoltà, grazie per comprendere meglio di ogni altro l'apprezzamento dei Cittadini, grazie per aver scelto un lavoro così difficile e tante scuse da parte di quei "pochi" che si oppongono al vostro mandato, sperando che presto arrivino le scuse di chi li espone troppo, non li sostiene e non li dota di ciò che servirebbe a loro ma in realtà serve a tutti noi".