Il razzismo in Italia, gli anni della vergogna. Iniziative Anpi Reggio Calabria per non dimenticare

Nell'ottantesimo anniversario della pubblicazione su "Il Giornale d'Italia" del 14 luglio 1938, l'ANPI di Reggio Calabria ha ricordato quanto accadde in quell'anno nell'Italia fascista in seguito alla pubblicazione del "Manifesto della razza" firmato da alcuni degli "intellettuali", che decisero di mettere le loro facce e le loro firme sul documento che divenne in breve tempo la base ideologica e pseudo – scientifica della politica razzista del regime.
Dopo aver preso in esame il testo autentico del documento articolato in dieci punti (tanti quanto sono le firme), l'assemblea degli iscritti dell'Associazione reggina dei partigiani ha deciso di avviare sul territorio della Città Metropolitana un programma di iniziative pubbliche, in particolare rivolte agli studenti, per ricostruire le drammatiche vicende storiche che in pochi mesi condussero all'approvazione della legislazione razziale e quindi alle persecuzioni nei confronti dei cittadini italiani di origine ebraica.

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La politica razzista del regime fascista si esercitò nei confronti di tutti coloro che erano "colpevoli" di non essere di razza ariana, cosi come veniva indicato per la maggioranza della popolazione italiana da parte dei pseudo - scienziati firmatari del manifesto.

Ricordare quello che accadde in quegli anni, a partire dal 14 luglio 1938, serve a comprendere quel che ancora oggi avviene in Italia, in Europa e in tanti Paesi del Nord del mondo "sviluppato e democratico".