Immigrazione, Salvini nella tendopoli di San Ferdinando: "Voi sfruttati? Prima gli italiani". E volano gli insulti

salvinisanferdinandolug2018"Se qualcuno vi sfrutta denunciatelo". Così il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha parlato ai giovani migranti durante la sua visita al campo di San Ferdinando, nel reggino, in Calabria.

I giovani, che si sono avvicinati al ministro, gli hanno chiesto di ascoltarli. "Che lavoro fate?", domanda Salvini, spiegando che però "la legge è legge" e bisogna vedere chi ha i documenti. "Raccogliamo arance e mandarini", spiegano i ragazzi, negando che loro non vogliono abbandonare il campo in cambio di dimore da altre parti. "Se ci sono irregolarità denunciate, se qualcuno vi sfrutta denunciate". "Ma non si può vivere così, qui c'è droga, prostituzione", dice Salvini. "Qua si schiatta - conclude - non so come si faccia a vivere qui dentro".

"Questa tendopoli è una eredità pesante e dimostra che l'immigrazione fuori controllo porta solo il caos. Occorrono limiti, numeri e regole. Chi ha diritti - ha detto - è giusto li chieda e che non ci siano sfruttamento, prostituzione e spaccio. Lavoreremo per dare diritti con una immigrazione controllata".

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L'area della baraccopoli e della nuova tendopoli di San Ferdinando è stata completamente blindata da polizia, carabinieri e Guardia di finanza per dell'arrivo del ministro dell'Interno Matteo Salvini. Tutti gli accessi all'area sono stati presidiati dai reparti speciali.
L'entrata della baraccopoli nella quale c'erano anche circa una cinquantina di ragazzi immigrati che indossano le magliette con la foto di Soumayla Sacko - il 39enne del Mali ucciso il 2 giugno scorso in un paese del vibonese e che viveva a San Ferdinando – è stata delimitata da due cordoni di poliziotti in tenuta antisommossa, anche se il clima appare tranquillo.

Davanti alla tendopoli i sindaci del territorio, quello di San Ferdinando Andrea Tripodi, di Rosarno Giuseppe Idà e la triade prefettizia che gestisce il Comune di Gioia Tauro guidata dal prefetto Franca Tancredi. I migranti aspettano sotto il sole e sembrano un po' incuriositi in attesa di capire cosa dirà loro il Ministro dell'Interno.

"Il mio obiettivo e' arrivare alla fine del mio mandato senza vergogne di questo tipo. Questa - dice il ministro dell'Interno - e' la dimostrazione del fatto che i buonisti che parlano dell'aprite i porti', 'avanti tutti', 'in Italia c'e' posto per tutti' dovrebbero venire a San Ferdinando per vedere le condizioni incivili in cui vivono le persone, dentro il campo e fuori dal campo, dove ci sono illegalita', prostituzione, spaccio, lavoro nero. Quindi - aggiunge - io voglio una immigrazione limitata, controllata e qualificata che e' un valore positivo per chi accoglie e per chi viene accolto". A chi gli chiede i tempi dello smantellamento del campo, Salvini ribadisce, ironizzando, "ho detto entro la fine del mio mandato, non voglio fare promesse alla Renzi".

"Chiedo alle forze dell'ordine, che gia' fanno di tutto e di piu', alla magistratura e all'ispettorato del lavoro, di aumentare i controlli su chi sfrutta, perche' se ci sono degli sfruttati ci sono degli sfruttatori". Uscendo dal campo per i migranti di San Ferdinando, Matteo Salvini ha risposto ai giornalisti in merito alle rivendicazioni dei migranti che denunciano di essere pagati appena un euro per ogni ora di lavoro come compenso da parte delle aziende agricole che li impegnano. "Sono gia' stati fatti milioni di euro di multa agli sfruttatori, a me - ha detto - piacerebbe che queste aziende chiudessero perche' fanno concorrenza sleale a chi da' lavoro pulito, pagando tasse pulite e offrendo un futuro normale ai lavoratori siano bianchi o neri perche' qua lo sfruttamento e sugli immigrati ma e' anche sugli italiani perche' ci sono migliaia di lavoratori fantasma e trioppi furbetti che fanno concorrenza sleale agli agricoltori che fanno le cose correttamente. Non ho bacchette magiche, non vengo qua da Superman, non prometto che entro una settimana si rivolveranno problemi che sono qua da anni incancreniti. Prometto che tornero', tornero' e tornero' finche' la situazione non tornera' normale".

Per Salvini clima abbastanza tranquillo, contestazioni verbali e insulti sono stati assorbiti da un nutrito cordone di agenti, in particolare quando il Ministro si è rivolti agli ospiti della tendopoli dicendo: " "Nel mio Paese, nel 2018, non si sta nelle baracche. Chi ha diritto a rimanere in Italia ci deve stare con tutti i diritti e i doveri degli altri cittadini. Siccome ci sono cinque milioni di italiani in povertà vengono prima loro per casa e lavoro".

Gli extracomunitari, tutti africani, hanno riconosciuto il vicepremier: qualcuno ha manifestato a gran voce la propria insoddisfazione e una serie si insulti sono volati, altri si sono invece avvicinati chiedendo una foto per il selfie di rito, cui il leader della Lega non si e' sottratto.

Un gruppo di giovani attivisti con indosso magliette rosse hanno, inoltre, urlato slogan al passaggio del vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini, che stava lasciando le tendopoli dei migranti di San Ferdinando dove stamani ha compiuto una visita: "restiamo umani".

"Io accetto tantissime critiche. Sto subendo infamie di ogni genere, l'unica cosa che non tollero, e per cui ho fatto gia' diverse querele, e' quando il mio nome viene accostato alla mafia, alla camorra e alla 'ndrangheta. Poi possono dire che sono brutto, cattivo e razzista". E' la risposta di Matteo Salvini, eletto in Calabria alle ultime Politiche, in merito al presunto sostegno elettorale da parte della criminalita' organizzata locale."Incontro quotidianamente alcune migliaia di persone. Io immagino - ha detto il vicepremier ai giornalisti - che voi che avete una telecamera in mano siate tutte persone per bene".

Poi torna sul tema immigrazione: ""Stiamo lavorando giorno e notte in vista della riunione dei ministri dell'Interno dell'Unione europea. Domani mi vedrò con il presidente Conte e avremo i dieci punti di interesse italiano che sottoporrò ai miei colleghi europei". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini parlando con i giornalisti a San Ferdinando. "Vedrò prima il collega tedesco - ha aggiunto Salvini - poi quello austriaco e quello francese e vedremo finalmente di portare a casa un qualche risultato concreto per la sicurezza italiana. Cosa che negli ultimi anni non è stata fatta".

"Il mio obiettivo è che questa estate si abbiano meno sbarchi e quindi meno morti. Vedremo di raggiungere con i colleghi europei un accordo soddisfacente per tutti che preveda il controllo delle frontiere esterne". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini in vista della riunione dei Ministri dell'Interno europei in programma a Innsbruck. "Se vogliamo aiutare la Libia - ha aggiunto Salvini - a ricostruire la democrazia e i diritti dobbiamo farlo con i soldi e per questo a Innsbruck chiederò ai colleghi europei soldi veri non soldi finti o chiacchiere. Questo riguarderà anche le missioni navali che dovranno essere di tutti e non solo dell'Italia. Di farmi prendere in giro a nome degli italiani non ho più voglia. Cominceremo una trattativa che probabilmente sarà lunga".

Un passaggio, infine, anche su prospettive future e passato.

"Non conosco il vostro passato, presente e futuro, faccio il ministro in mezzo alla gente, se facessi il ministro chiuso in ufficio non correrei alcun rischio, ma non sono fatto per fare il ministro chiuso in ufficio", ha osservato Salvini."Faro' di tutto - ha ribadito - per allontanare quelle merde che sono vicine alla mafia, alla camorra e alla 'ndrangheta. Se avete suggerimenti da darmi sono la persona piu' felice del mondo. Il ministro Salvini non sta in ufficio, incontra ogni giorno migliaia di persone, sperando che queste migliaia di persone siano tutte brave persone". "Non posso - ha detto ancora il ministro dell'Interno - chiedere il certificato antimafia a voi che avete una telecamera in mano, ne' mi permetterei di farlo, o a quelli che ci sono a un comizio in piazza, in un bar, in una chiesa, in un ospedale, o in un ristorante".
"Saremo protagonisti alle regionali del prossimo anno in Calabria. Abbiamo già visto la voglia di cambiamento in Calabria e in tutta Italia alle politiche. La Calabria merita di più".

"C'è una situazione degli ospedali incredibile - ha aggiunto -. Ci sono donne e uomini calabresi che devono fare mille chilometri per andare a curarsi e pagare di tasca loro. Non è possibile. Ci sono infrastrutture ferme da anni. Penso che il Pd e la sinistra abbiano già fatto abbastanza danni. Non vedo l'ora di offrire ai calabresi la possibilità di cambiare, come abbiamo già offerto a tanti altri italiani. Contro la 'ndrangheta, poi, serve "un cambio di passo non solo in Calabria ma in tutta Italia, senza se e senza ma. Sequestrare, sequestrare sequestrare - ha aggiunto - sono qua apposta per ringraziare le forze ordine. Dobbiamo portare via ville, negozi, case, appartamenti, aziende, togliere ai mafiosi, agli 'ndranghetisti, conti correnti compresi, e restituirli ai cittadini, ai giovani, alle associazioni, ai sindaci in gamba. C'è qualcuno che disegna la Calabria come un malaffare diffuso. Io invece sono testone e tornerò qua fino a quando della Calabria, in Italia e nel mondo, non ci sarà una visione diversa".

"'Magliette rose' incontrate oggi, fate ciao ciao". Cosi', su Twitter, il ministro leghista dell'Interno Matteo Salvini invita i suoi sostenitori a reagire a un filmato in cui si vede la protesta di alcuni manifestanti che, con indosso la t-shirt rossa pro migranti promossa da Libera, hanno gridato 'Restate umani', al suo passaggio in Calabria."La disumanita' e' quella di chi ha permesso negli anni scorsi un'immigrazione senza controllo che crea sfruttati dalla criminalita' organizzata e situazioni vergognose come la tendopoli di San Ferdinando", ha aggiunto con riferimento alla tendopoli di migranti visita oggi.