Reggio, la gestione dei flussi migratori “sbarca” all’Ordine dei Medici

"Gestione dei flussi migratori e trattamento delle patologie di importazione": questo il titolo di un importante giornata di studio promossa dall'Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Reggio Calabria che è ha inteso affrontare uno dei temi di più stretta attualità internazionale. Deus ex machina dell'evento, Giuseppe Zampogna, Vicepresidente dell'Ordine nonché medico coadiutore presso l'Unità Sanità Marittima Aerea di frontiera del Ministero della Salute.

"In questa occasione abbiamo voluto portare all'attenzione della categoria – ha evidenziato Giuseppe Zampogna - il trattamento dei pazienti provenienti dagli sbarchi nel primo soccorso intramoenia dove giungono donne vittime di violenza o pestaggi, gravide a rischio aborto, soggetti con esiti di ferite già subite nei luoghi di provenienza o nei centri di raccolta del Nord Africa, nonché ustionati di secondo grado da contatto con idrocarburi e migranti che hanno ingerito acqua di mare ed idrocarburi ma anche bambini disidratati. Evidenzio l'importanza, in queste particolari occasioni, dell'approccio del medico e del personale sanitario che accoglie le donne straniere, non avvezze ad essere curate per motivi di riserbo culturale».

«Il tema che affrontiamo oggi – ha rimarcato il Presidente dell'Ordine dei Medici, Pasquale Veneziano – è di estrema attualità poiché, probabilmente, ci siamo dimenticati che, solo alcuni decenni addietro, eravamo noi italiani un popolo di migranti. Nonostante le difficoltà legate all'integrazione e di tipo economico, oggi è doveroso non perdere il senso dell'umanità».

Il Coordinatore della Commissione formazione ed aggiornamento dell'ente ordinistico, Antonino Zema ha rammentato come «il medico, in osservanza del Giuramento d'Ippocrate, è chiamato ad assistere e curare anche i più deboli e, quindi, i migranti, ed in questa problematica l'Ordine dei medici reggino è sempre stato in prima fila».

Antonino Malara, Direttore dell'Unità Territoriale Usmaf di Gioia Tauro, ha sottolineato il ruolo essenziale e strategico del personale medico nella profilassi internazionale degli sbarchi di numerosi migranti che interessano soprattutto i porti delle regioni del Sud.

«Le unità territoriali del Ministero della Salute – ha spiegato, poi, Francesco Pavone, Coordinatore Usmaf per Puglia, Calabria e Basilicata – coordinano, dal punto di vista sanitario, le attività di primo soccorso e profilassi internazionale in banchina. Tale attività mira, oltre all'assistenza dei migranti anche alla tutela della sanità pubblica nel caso in cui vengano rilevate patologie d'importazione contagiose».

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«La nostra esperienza – ha raccontato Roberto Pennisi, Direttore del Consultorio familiare "Pasquale Raffa" di Reggio Calabria – riguarda l'assistenza ostetrico-ginecologica ai migranti facendo rete con le strutture cittadine che si occupano del fenomeno migratorio. In particolare ci occupiamo di accompagnare verso il parto, presso il reparto di Ostetricia e Ginecologia del Grande Ospedale Metropolitano, le gestanti utilizzando i mediatori culturali e il diario della gravidanza predisposto dal Dipartimento Materno-infantile della Regione. Dall'altro lato, ci occupiamo dei problemi ginecologici con visita ed ecografia, nonché i tamponi per escludere patologie infettive ed il pap test per la prevenzione ginecologica».

Antonino Costantino, medico di medicina generale, si è soffermato sull'alimentazione dei migranti sul territorio, sottolineando come «il cibo non deve essere visto solo come una necessità biologica ma, soprattutto, sotto l'aspetto culturale, religioso ed identitario delle origini dei richiedenti asilo».

Quindi, Vincenzo Romeo, Medico della Croce Rossa, ha affrontato il tema "Il viaggio dei migranti: principali patologie e primo trattamento sanitario durante gli sbarchi in banchina", mentre Roberto Crupi, Dirigente medico Usmaf, ha parlato di "fenomeni migratori e profilassi internazionale".

Sulla rete di trasporto della Croce Rossa Italiana degli immigrati in emergenza urgenza, sull'accoglienza e sul ricongiungimento familiare ha relazionato Giuseppe Mileto, Presidente provinciale della Croce Rossa. Poi è toccato ad Oreste Iacopino, Referente aziendale Migrazione dell'Asp reggina, approfondire il tema "Migrazione e salute: modello operativo di assistenza socio-sanitaria".