Reggio, il 27 giugno il poeta Elio Stellitano ricorda Antonio Piromalli

Il 27 giugno prossimo, alle 17.30, presso la Sala Conferenze dell'Associazione Mutilati ed Invalidi di guerra di Viale Amendola 29, il poeta e scrittore Elio Stellitanoricorderà, a 15 anni dalla scomparsa, il noto critico letterario, scrittore e poeta Antonio Piromalli (nato a Maropati nel 1920 e morto a Polistena nel 2003).

Il tributo ad Antonio Piromalli era dovuto. Già nei giorni scorsi l'Amministrazione Comunale di Reggio Calabria aveva formalizzato l'intitolazione di una strada ed il CIS Calabria aveva inteso organizzare una manifestazione pubblica per l'applicazione del simbolo marmoreo in prossimità della Biblioteca Comunale.

Antonio Piromalli lascia al Paese qualcosa di più importante: l'amore per la conoscenza, per le lettere, per la scuola, per le culture minoritarie che, come dimostrano ampiamente i suoi studi, non sono figlie di un dio minore.

E' stato poeta, scrittore, polemista. Ha conosciuto Salvatore Pugliatti, Salvatore Quasimodo, Vann'Antò,Luciano Erba, Maria Luisa Spaziani, Carlo Bo, Francesco Flora, Eduardo De Filippo, Emilio Sereni, Pier Paolo Pasolini, Florestano Vancini. E' stato docente ordinario di letteratura italiana presso le Università di Urbino, di Bologna, di Salerno, di Cassino. Ha collaborato con Mario Sansone, Giuseppe Petronio,Giorgio Bassani, Ruggero Jacobbi, Gaspare Barbiellini Amidei, Giuliano Manacorda, Alberto Asor Rosa e tanti altri.

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Si è occupato sempre con passione degli uomini della sua terra: da Fortunato Seminara, suo concittadino di nascita, di tanti scrittori e poeti calabresi: di Ermelinda Oliva, di Emilio Argiroffi, di Pino Bova, di Gilda Trisolini, di Elio Stellitano scrivendo diverse prefazioni ed una storia della letteratura calabrese.

Il suo lavoro infaticabile intorno alla letteratura italiana e quella meridionale è stato straordinario ed ha squarciato un velo importante sullo spessore del contributo che i calabresi hanno dato alla cultura italiana.

La serata di mercoledì 27 giugno chiuderà il ciclo delle manifestazioni del primo semestre di attività del Rhegium Julii ed aprirà, già dalla prima decade del mese di luglio, la grande e notevole pagina dei Caffè letterari.