Truffa a banche e auto riciclaggio: tra gli indagati anche il sindaco di Santo Stefano in Aspromonte

Malara Francesco sindaco1Tra gli indagati nell'inchiesta della Procura della Repubblica di Reggio Calabria che ha portato all'arresto di Santo Alfonso Martorano, titolare di un'agenzia di intermediazione finanziaria, figura anche il sindaco di Santo Stefano d'Aspromonte, Francesco Malara, di 51 anni, dirigente del Monte dei Paschi di Siena.

I reati ipotizzati nei confronti di Malara, che é componente del Collegio dei Revisori dei conti del Consiglio regionale della Calabria, sono associazione per delinquere finalizzata alla truffa e all'autoriciclaggio.

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Malara, secondo l'accusa, agendo in qualità di direttore delle filiale n. 2 di Reggio Calabria del Monte dei Paschi di Siena, avrebbe posto la sua posizione al servizio di Martorano, asservendo i suoi poteri di direttore di banca agli interessi del gruppo imprenditoriale che faceva capo al mediatore finanziario arrestato.

Nella filiale del Montepaschi diretta da Malara c'era stata in passato anche un'ispezione della Banca d'Italia che si era conclusa con un giudizio sfavorevole nei confronti della società finanziaria "M3", di proprietà di Martorano, "gestita - secondo gli ispettori - con modalità non ispirate a logiche imprenditoriali". Tra le operazioni analizzate dagli ispettori dell'istituto di emissione c'era stata, tra l'altro, l'accensione di un conto corrente "in nome e per conto - é detto nell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip a carico di Martorano - della Euro Capital presso la Bank of China" per un importo di un milione e mezzo di euro provenienti dal Monte dei Paschi. "Somma convertita - si aggiunge - in yuan e successivamente in euro senza l'autorizzazione preventiva della Banca d'Italia".