Autorizzazioni e finanziamenti asili nido, il MeetUp Reggio Cinque Stelle: “Si faccia chiarezza sulla sicurezza dei bambini e sull’erogazione dei fondi”

«Il Comune faccia chiarezza sulle condizioni di sicurezza strutturale delle scuole per l'infanzia, così come sulle relative autorizzazioni alle stesse e sulla consequenziale gestione dei fondi regionali. Un'amministrazione, sia essa comunale che regionale, non può non essere chiara sulle proprie azioni in materia di programmazione degli interventi, erogazione dei fondi e controlli sugli stessi, figuriamoci in tema di bambini ed in presenza dell'apertura di un fascicolo d'inchiesta da parte della Procura».

A lanciare questo duro appello è l'Associazione MeetUp Reggio Cinque Stelle, intervenendo a sostegno dell'associazione Scuole Infanzia Federate che ha sollevato il caso, ripreso da una recentissima esclusiva giornalistica.

«A nulla sono valsi i tentativi di dialogo della "SIF" per verificare la regolarità delle procedure. Prima con i commissari, dopo la determina del settore "Servizi alla persona" del 23 luglio 2014; dopo con l'amministrazione Falcomatà, nonostante le ripetute sollecitazioni ed un incontro con l'assessore al ramo rivelatosi un nulla di fatto. Nessun accesso agli atti. Nell'aprile 2016, inevitabile l'esposto alla Procura, sfociato poi in indagine della Guardia di Finanza sulla regolarità dei sopralluoghi per la verifica della sicurezza sismica di nidi, micro nidi ed asili di prima infanzia e sulla concessione dei relativi finanziamenti» affermano i simpatizzanti del Movimento Cinque Stelle.

«Da questa verifica emergerebbero gravi situazioni come fondi concessi senza requisiti e assenza di verbali di sopralluogo, così come la violazione della legge regionale in materia, la numero 15 del 2013. Ci sarebbero numerosi casi di scuole che avrebbero ottenuto autorizzazioni senza il rispetto dei requisiti richiesti dalla normativa. Nonostante ciò, il Comune avrebbe erogato i fondi "Pac" anche a strutture senza i requisiti per accreditamento e funzionamento, come testimonierebbero alcune revoche di autorizzazioni. Dunque, dove sono finiti questi soldi?» proseguono.

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«Sempre secondo normativa regionale, relativamente agli spazi esterni, la struttura del Cedir non avrebbe i requisiti, poiché "nei nidi d'infanzia non collocati in situazione di alta densità di popolazione, l'area esterna non potrà comunque essere inferiore a 8 metri quadrati per posto bambino", ma i bambini frequentanti alla di presentazione dell'esposto era di 25 e i metri quadri di cortile esterno 70» aggiungono i pentastellati.

«In attesa di sapere come evolverà l'indagine a livello giudiziario, nell'immediato è fondamentale che il Comune faccia chiarezza sulla vicenda. Sia perché i bambini devo stare nella massima sicurezza e i genitori devono essere sereni nel mandare i propri figli all'asilo, specialmente in una realtà ad alto rischio sismico come Reggio. Sia perché non possono esserci coni d'ombra, soprattutto su una materia così delicata come la pubblica incolumità e sui consueti aspetti della legalità e della trasparenza che ogni giorno vengono calpestati ad ogni livello» è la conclusione del MeetUp Reggio Cinque Stelle.