Agenzia delle Dogane, Dieni (M5S): “Reggio Calabria non sia ancora una volta spogliata dei suoi diritti”

Dieni Federica 4nuova«Il mantenimento della sede della Direzione regionale dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli a Reggio Calabria non è una mera questione campanistica, ma ha a che fare con le prospettive di sviluppo di un territorio che non deve essere ancora una volta spogliato dei suoi diritti per via della voracità di una certa classe politica del capoluogo di regione». Lo dichiara la deputata del M5S Federica Dieni.

«La sospensione della procedura di trasferimento dell'Agenzia, disposta dal ministero dell'Economia e delle Finanze - continua la parlamentare -, è una buona notizia e rappresenta un primo passo verso la definitiva conferma degli assetti originari di questo organismo. Non avrebbe alcun senso, infatti, operare questa traslazione a favore di Catanzaro, dal momento che l'agenzia e i suoi dipendenti lavorano ormai da anni a Reggio e da questa sede sono riusciti a conseguire importanti risultati. Un eventuale trasferimento, inoltre, non farebbe altro che aumentare i costi di gestione».

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«È anche opportuno ricordare - aggiunge Dieni - che, circa dieci anni fa, l'Agenzia ha scelto Reggio come sua sede regionale, una decisione difesa anche per mezzo di un appello al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che aveva accolto l'iniziale ricorso della città di Catanzaro. Un tribunale della Repubblica si è dunque già pronunciato su questa vicenda affermando che la sede dell'Agenzia non è vincolata al capoluogo di Regione».

«Va anche sottolineato - osserva ancora la parlamentare pentastellata - che con la riforma delle pubbliche amministrazioni, da cui derivarono vari accorpamenti, la Direzione calabrese, al tempo non ancora operativa, fu accorpata alla Campania e mantenne la sua sede a Reggio, con tanto di Distretto e segreteria del Direttore Interregionale, strutture alle quali, negli anni successivi, si aggiunsero l'area Antifrode, l'area Accise, l'area Legale e l'Area Dogane».

«Non è dunque il caso - conclude la deputata 5 stelle - di alimentare sterili polemiche e di imbastire campagne finalizzate a spogliare una città a favore di un'altra. La Calabria può svilupparsi soltanto se tutti i suoi territori sono messi nella condizione di crescere; aggiungendo quindi "risorse" e non sottraendole a una realtà per consegnarle a un'altra. Non c'è, di conseguenza, alcun pregiudizio nei confronti della città di Catanzaro, ma solo la consapevolezza che una nuova "guerra tra poveri" non possa portare a nulla di buono. I capricci e le rivendicazioni dei masaniello di turno sono dunque inopportuni, oltre che anacronistici e immotivati».