Reggio, costituita rete di associazioni a supporto dei msna e delle famiglie che sperimentano l’esperienza dell’affido

L'Agape, Save the Children, gli Avvocati della Marianella Garcia ed Unicef hanno realizzato questa mattina un forum di rilevante impatto sociale, espressione di una concertazione proficua e continua, incentrata sulle azioni a tutela dei minori stranieri non accompagnati e sulle prospettive di affido.

Ad un anno dall'approvazione della Legge Zampa, normativa miliare in Europa, che si rifà alla Convenzione Onu sull'Infanzia e l'Adolescenza ed all'Agenda 2030, il cartello di associazioni ed i numerosi relatori hanno riflettuto sulle buone prassi d'accoglienza ed inclusione sociale e sulla necessariacollaborazione tra istituzioni, comunità ed organizzazioni.

Larga la partecipazione e tante le voci ad essersi avvicendate, tutte con
l'obiettivo di presentare una trasversalità operativa a supporto dei minori migranti e delle famiglie affidatarie, evidenziando l'importanza dell'interculturalità e dell'integrazione per la crescita umana e lo sviluppo dei territori ospitanti.

Hanno introdotto il dibattito sul tema i contributi di Mohammed Musubi per Save the Children, del pedagogista Piero Surfaroe di Giovanni Fortugno per l'associazione Papa Giovanni XXIII.

Filo conduttore dei primi interventi:i dati record relativi agli sbarchi dei minori nel Mezzogiorno d'Italia e sulle nostre coste, 25.850 mnsa nel 2016, e le modalità di accompagnamento educativoall'interno delle strutture di prima e seconda accoglienza.

Un sistema complesso fatto di enti gestori, mediatori culturali, personale medico, associazioni, tutori volontari e famiglie affidatarie, le cui azioni mirano a soddisfare i bisogni dei tanti minori vulnerabili incontrati.

Importante la considerazione sull'apertura dei corridoi umanitari per i minori e le misure specifiche per i minori vittime di tratta.

A moderare il forum l'avv. Lucia Lipari per l'Agape, che ha posto l'accento su un servizio multidisciplinare e gratuito, legale e psicologico, a sostegno dei minori e delle famiglie affidatarie, frutto di un protocollo operativo con il Tribunale per i Minorenni, Save the Children, le Camere Minorili,Marianella Garcia ed Unicef, che agevoli la fruizione concreta dei servizi esistenti sul territorio ed i percorsi che portino ad una reale inclusione lavorativa e sociale dei giovani profughi. Diritti sociali che non devono degradarsi a privilegi e politiche che valorizzinole buone pratiche esistenti.

Presa la parola la Dott.ssa Patrizia Suraci, giudice del Tribunale per i Minorenni di Reggio C., ha richiamato l'attenzione dei Sindaci presenti sulla possibilità di estendere l'accoglienza dei minori oltre il compimento della maggiore età e sull'attivazione di un lavoro di rete efficace e puntuale.

Di particolare intensità la testimonianza di una famiglia melitese sull'esperienza di affido di Bakari, un ragazzo del Gambia, accolto ed amato.

Il Sindaco di Bagaladi, Santo Monorchio, di Condofuri, Salvatore Mafrici, e di Sant'Alessio, Stefano Calabrò, hanno sottolineato, nonostante le criticità, la positività di modelli virtuosi d'accoglienza e il buon esito di politiche attive che mettano al centro la persona.

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In tal senso, il Presidente Unicef,Pietro Marino, ha enumerato le iniziative in campo a livello locale ed internazionale, volte a migliorare le condizioni dei bambini rifugiati e sostenerli nel loro percorso di vita.

Così come don Nino Russo, la dott.ssa Maria Nucera e la dott.ssa M. Rosa Impalà hanno colto la centralità di un esodo umano al quale occorre approcciarsi non in via emergenziale, ma in maniera programmatica, da ritenersi non un vulnus ma opportunità per tutti.

L'Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Reggio C., Lucia Nucera, ha inoltre messo in evidenza il ruolo essenziale dei servizi sociali in una sfida contemporanea assai complessa e che chiama tutti a fare la propria parte.

A concludere i lavori, le osservazioni degli Avv. GiuseppeMarino e Valeria Polimenisull'effettiva attuazione della legislazione regionale sul punto, lettera morta se non dotata di un'adeguata copertura finanziaria, e del Presidente dell'Agape Mario Nasone, che ha chiosato il dibattito attraverso un'espressione cara a don Italo Calabrò: Nessuno escluso mai.