Reggio, le associazioni: “Perplessità sul regolamento per l'assegnazione degli alloggi popolari in emergenza abitativa”

"Buone pratiche e perplessità sul regolamento per l'assegnazione degli alloggi popolari in emergenza abitativa (art. 31 l.reg. 32/96), martedì scorso in discussione a Palazzo San Giorgio.

Le associazioni riunite nell'Osservatorio sul disagio abitativo (COSMI, CSOA A. Cartella, CSC Nuvola Rossa, ASIA-USB Reggio Calabria, Società dei Territorialisti e Un Mondo Di Mondi), insieme al Movimento Reggio non tace e la Collettiva AutonoMia, sono stati ricevuti dal presidente del Consiglio Demetrio Delfino, dal Capo gabinetto Giampaolo Puglia, alla presenza del presidente della Commissione Regolamento e Statuto Demetrio Martino e del consigliere delegato Giovanni Minniti.

Al centro del confronto, la proposta del regolamento sulle assegnazioni in deroga ai bandi per l'assegnazione degli alloggi erp, inizialmente redatto dall'ex assessora alle politiche della casa Angela Marcianò, approvato nei giorni scorsi  dalla Commissione statuto e regolamento, e pronto per essere discusso nella prossima settimana in Consiglio Comunale.

Pur soddisfatte per la redazione di un regolamento finalizzato a ridurre le discrezionalità della assegnazioni provvisorie e in emergenza abitativa, le associazioni hanno ribadito le perplessità già esposte in precedenza, anche per iscritto, a partire dal mese di luglio scorso.

L'iter tortuoso per l'approvazione del regolamento in commissione, dovuto anche alla frequente mancanza del numero legale dei componenti, non ha facilitato il miglioramento del testo di partenza che presenta numerose discrepanze rispetto alle norme stabilite dalla legge regionale 32/96, e quindi oggetto di possibili impugnazioni future. In particolare le soglie di reddito e i requisiti per l'accesso all'assegnazione dell'alloggio non corrispondono a quanto prescritto dalla normativa regionale.

Il presidente Martino ha assicurato che verranno proposti in consiglio gli opportuni rimandi alle legge regionale per ovviare alle evidenti discrepanze normative.

Altra questione affrontata, l'utilizzo della procedura informatica anche per le assegnazioni provvisorie e in emergenza abitativa in deroga ai bandi, in modo da garantire maggiore trasparenza, velocizzare i tempi e limitare la discrezionalità della commissione prevista dal regolamento.

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Esistono già esempi di regioni italiane e quindi di comuni, dotati della procedura informatica, sia per le assegnazioni ordinarie che in deroga, come per esempio la Regione Lombardia e il Comune di Messina (art. 3 e 4 del regolamento approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 31/C del 19.04.2012).

Non andrebbe trascurato il beneficio di questa procedura per la comunità che consentirebbe al Comune, non soltanto di inserire automaticamente i dati delle domande, annullarne le duplicazioni eventualmente presentate da altri componenti familiari, valutare il periodo di residenza, ma anche di verificare i requisiti previsti dalla legge, la congruità dei dati resi con le autocertificazioni, la determinazione della situazione economica dei richiedenti e quindi la pubblicazione di una graduatoria trasparente sulla base di dati certi e priorità non discrezionali.

Il tutto in tempi più brevi rispetto all'iter burocratico che una commissione comporta.

L'inserimento esplicito della procedura informatica nel regolamento per le assegnazioni in deroga, sarebbe tra l'altro in linea con quanto disposto dalla delibera n.3 del consiglio comunale approvata lo scorso 10 febbraio. La quale prevede l'elaborazione di una piattaforma informatica da parte di Recasi (oggi Hermes), ad oggi già avviata per le verifiche sugli assegnatari.

Si auspica che i consiglieri comunali possano comprendere il beneficio sociale di una modifica al regolamento che saranno chiamati il prossimo 24 gennaio ad approvare". L o affermano le associazioni riunite nell'Osservatorio sul disagio abitativo (COSMI, CSOA A. Cartella, CSC Nuvola Rossa, ASIA-USB Reggio Calabria, Società dei Territorialisti e Un Mondo Di Mondi), insieme al Movimento Reggio non tace e la Collettiva AutonoMia.