Pericoli ambientali, come autodifendersi

ConfLegambiente11gennaiodi Enzo Romeo-Il manuale di auto difesa ambientale del cittadino, scritto dal magistrato Luca Ramacci, è stato presentato ieri a Siderno nei locali di MAG, associazione, libreria e centro di promozione del patrimonio storico culturale. L'iniziativa ha avuto il supporto dI Legambiente Costa dei Gelsomini. A dialogare con il giornalista Gianluca Albanese, tra i promotori di MAG, la dirigente di Legambiente Marina Raschillà, il presidente dell'osservatorio ambientale diritto per la vita, Arturo Rocca e l'avvocato Tommaso Daunisi.

Una serata partecipata, a conferma dell'attualità della materia e dell'interesse che essa suscita.

Un messaggio va evidenziato in primis: l'impegno che si profonde per proteggere l'ambiente necessità di verità e conoscenza. Pertanto infomazione e formazione a 360 gradi, al fine di costruire nuove coscienze e arrivare ad una sensibilità collettiva sempre più forte e più ampia.

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E' una cosa seria impegnarsi a favore dell'ambiente, non si scappa. Non servono infatti dichiarazioni di intenti, ne passerelle da sfruttare per mode passeggere, come magari capita. Verità e conoscenza, al pari di una faccia tosta che, come è stato chiarito dagli esperti, aiuta a costruire un percorso condiviso. In buona sostanza, si deve portare le comunità che animano ogni territorio ad avere contezza di quanto sia importante preservare da rischi sempre più pressanti la terra in cui si vive.

Ci sono emergenze, di cui si parla poco. Un esempio pratico, portato alla valutazione dell'uditorio, ha riguardato gli oleifici. Ce ne sono alcuni, attraverso una procedura di produzione non controllata, che inquinano le falde acquifere. Un fenomeno negativo silente, ma pericoloso.