Porto di Gioia Tauro (RC), Filt Cgil e Cgil: "Qualcosa non va, vogliamo risposte"

"C'è forte preoccupazione per le sorti del Porto di Gioia Tauro, oltre alle notizie apparse sulla stampa, mai smentite, è evidente la crisi di traffici nel Terminal Contenitori.
Noi come Filt e come Cgil, chiediamo il rispetto degli impegni assunti con il Governo durante la procedura che ha portato anche all'Accordo di Programma Quadro sottoscritto a Roma". Lo si legge nella nota congiunta di Filt Cgil e Cgil.

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"Chiusa la procedura, che ha definito la costituzione della Port Agency il 31 luglio 2017, ci saremmo aspettati gli investimenti annunciati per il rilancio del sito portuale, della sua area retroportuale e la conseguente ricollocazione dei lavoratori licenziati.
Sono passati 6 mesi, ed i volumi, invece che aumentare come prospettato, sono diminuiti a dei livelli mai raggiunti negli ultimi anni.
Noi come Filt e come Cgil nutriamo forti dubbi, che attualmente ci siano le capacità operative per poter fare più volumi, vista la situazione attuale del parco mezzi disponibile.
Non sappiamo se c'è in atto una "guerra fredda", come è stata annunciata dalla stampa, ma una cosa è certa, non possiamo assistere al declino dell'unica realtà produttiva che può rilanciare la nostra Regione.
Rivendichiamo con forza, la messa in atto degli investimenti annunciati da MCT e da TIL nel piano di investimenti presentato al Governo!
E la tempistica non è un problema secondario!
Devono essere messi in atto al più presto, siamo già in forte ritardo!
Chiediamo una autorevole convocazione istituzionale immediata, con tutti i soggetti che hanno sottoscritto l'intesa, pronti alla mobilitazione se ciò non avverrà prontamente".