La proposta: un convegno su “Lo Stretto di Messina, da terra di frontiera a hub turistico”

La proposta di un convegno dal titolo "Lo Stretto di Messina- da terra di frontiera ad hub turistico" che dovrebbe rappresentare un primo kick-off per un possibile innesco di dinamiche virtuose per lo sviluppo dell'intera area dello Stretto, trova il suo fondamento soprattutto nella particolarità che sullo Stretto di Messina si affacciano, e di fatto convivano, due città metropolitane aventi una popolazione complessiva di circa 500.000 abitanti, e che potrebbero rappresentare un hub turistico disponendo di asset naturalistici, paesaggistici, storico-culturali unici, che necessitano di essere messi a sistema.

Lo Stretto, in quanto braccio di mare, è percepito come confine e non come connessione, ostacolando così un reale processo di integrazione che per decenni è stato demandato all'opera infrastrutturale del Ponte sullo Stretto.

Tali processi rappresentano una sfida ormai ineludibile per le attuali condizioni macro-economiche, le deficienze infrastrutturali e la continua contrazione demografica in entrambe le regioni che si affacciano sullo Stretto. Infatti solo garantendo servizi essenziali alle popolazioni locali ed ai possibili fruitori stagionali dell'area potrà farsi crescere l'offerta turistica.

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La valorizzazione dovrà essere finalizzata soprattutto a mettere in rilievo e far conoscere l'enorme offerta turistica in termini culturali, storici, naturalistici ed enogastronomici che presentano al loro interno molteplici diversità ed eccellenze. In primo luogo occorrerà richiamarsi alla mitologia greca (Iliade XVII canto) e in particolare al mito di Scilla e Cariddi, come riconoscibilità internazionale dell'area.

Successivamente occorrerà esaminare la messa a sistema, in materia di richiamo turistico, dei grandi attrattori presenti nell'area. In primo luogo il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, il Museo Regionale di Messina, il turismo crocieristico nel Porto di Messina, il Parco Archeologico della costiera jonica di Reggio Calabria, le Isole Eolie, la costa ionica del messinese e la sua perla, Taormina, la presenza di popolazioni locali in epoche anteriori alla colonizzazione greca (Parco dei Taureani a Palmi), ed infine il Parco Nazionale dell'Aspromonte che racchiude la montagna meno antropizzata d'Europa.

In aggiunta alle precitate eccellenze occorre coniugare la fruibilità di tali attrattori per almeno sette mesi l'anno, tenuto conto dell'andamento climatico della zona che permette una stagione turistica da aprile a ottobre compreso. In tale ottica potrebbero prevedersi iniziative finalizzate al turismo per la terza età oppure alla promozione di trasferimento di pensionati provenienti dal Nord Europa.

Altro problema da sottolineare è quello della scarsa conoscenza internazionale dell'area ed alla sua fruibilità in termini turistici legata anche ad offerte commerciali ridotte o non all'altezza delle richieste del mercato turistico attuale.

In ipotesi potranno prevedersi azioni finalizzate a creare un brand comune dell'area dello Stretto su cui puntare da entrambe sponde per creare una identità comune (reggini e messinesi si devono riconoscere soggetti comuni) da poter spendere all'esterno. Occorre inoltre legare il turismo alle attività produttive locali. Tali azioni dovranno essere promosse soprattutto dalla società civile accompagnata dal settore pubblico per creare le giuste sinergie tra mondo dell'imprenditoria e filiere produttive (non solo enogastronomiche), con il supporto eventuale del modo accademico che nella stessa area conta ben 5 soggetti tra università, accademie e conservatori.

Infine, tale iniziativa dovrà vedere allo stesso tavolo le istituzioni locali (regioni, città metropolitane, parchi nazionali, camere di commercio e associazioni industriali) ed operatori turistici nazionali ed internazionali oltre al Touring Club Italiano, come chairman e promotore di tale iniziativa. Nel corso del convegno, che è strutturato in due sessioni: una a Reggio Calabria e una a Messina, potrebbero essere proiettate immagini o altri supporti comunicativi per mettere in luce le bellezze della zona e valutarne la spendibilità in termini turistici.