Ecco cosa non va in Forza Italia

crinofranco600di Franco Crinò* - Nel centrodestra, destinato a vincere le elezioni o comunque a battere il centrosinistra, Forza Italia si interroga su quanto porterà al risultato finale l'effetto B. e quanto il voto organizzato. Il primo fattore sarà, diciamo così, di carattere generale, per il secondo, se ci soffermiamo sulla provincia di Reggio Calabria, si spenderanno particolarmente Alessandro Nicolò e Mimmo Giannetta. Al di là dei "doveri di casa", se il capogruppo regionale approderà in Parlamento, il componente del Consiglio Metropolitano(che può anche essere candidato) gli subentrerà a Palazzo Campanella. C'è da dire che il vertice del partito, in questi anni, è stato così timoroso del confronto interno da averne compromessa la stessa capacità di movimento. La politica, tutta la politica, è investita da una crisi pressocchè globale, le comunità ne avvertono il tradimento. I cittadini sono offesi, vittime di una sanità che non funziona, del lavoro che non si trova, dei diritti negati ( ho iniziato, così, a parlare soprattutto della Locride e della Calabria ... ). Possiamo dire che in Forza Italia, da noi, non c'è la dovuta assunzione di responsabilità, si vede al massimo qualche capocorrente volenteroso, nessun capo partito. Ma ormai siamo alle elezioni, bisogna denunciare l'inadeguatezza dei governi regionale e nazionale a guida Pd, avere un progetto di governo, fare un minimo di riflessione sulla organizzazione. La popolazione è costretta, come scrive Mimmo Gangemi, ad una "sorta di libertà condizionata" da chi "delinque a tutto campo", e lo Stato dà risposte incomplete, sul piano economico e sociale continua ad accumulare errori. In un'area segnata da tanti e forti drammi, la "scomparsa" dei partiti e la scarsa incisività delle rappresentanze ancor più danneggia e sciupa. Ogni indebolimento è un colpo insopportabile, e Forza Italia ne sta incassando molti di questi colpi. I gruppi che a Bovalino fanno riferimento ad Alessandra Polimeno e Bruno Squillaci sono delusi da Forza Italia, altrettanto realtà di Gioiosa Ionica, Caulonia, di tanti altri comuni, a Locri Alfonso Passafaro è a un passo dal lasciare il partito, a Siderno Michele Cataldo e Peppe Caruso sono andati in Fratelli d'Italia. Certamente, rimarremo collegati con loro nel sodalizio che abbiamo costituito insieme da quasi due anni, "Insieme-il Centrodestra", per promuovere altre iniziative sul territorio e portare frutti per la coalizione, ma, come partito, personalmente e con altri, ci sforziamo, invece, di convincerci che Forza Italia farà tesoro degli errori commessi, pensiamo, quindi, che dovrà continuare ad essere sostenuta. Un "improbabile" dirigente di Forza Italia della Locride mi ha detto " Hai avuto scontri durissimi, non sei stato ascoltato, adesso dici questo, ma a chi vuoi fare fesso?" Gli ho risposto con Totò "A te no, non ce n'è bisogno".

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*Ex parlamentare