L'Assessore Lucia Nucera: “Settore welfare del Comune non ha negato nessun diritto ai disabili”

«Il Comitato direttivo dell'A.ge.di., attraverso un comunicato stampa trasmesso pubblicato su alcuni organi di stampa locale, ha puntato il dito sul Settore "Welfare" del Comune di Reggio Calabria con l'obiettivo di impoverire gli sforzi e l'attenzione che il medesimo settore ha dedicato nei confronti di quei cittadini che si trovano in condizioni di svantaggio psico-fisico e di disagi cagionati da molteplici fattori». E' quanto dichiara l'Assessore al "Welfare" del Comune di Reggio Calabria, Lucia Anita Nucera.

«Un linguaggio offensivo, quello usato dall'A.ge.di, e una rappresentazione delle cose talmente lontana dalla realtà, che mettono in evidenza la volontà di portare il confronto su presupposti che non ubbidiscono certamente ad una logica costruttiva. Sin dal mio insediamento - spiega Nucera - ho cercato, compatibilmente con le risorse economiche del Comune, di rendere i servizi erogati dal settore che politicamente rappresento, rispondenti alle necessità e ai bisogni di tutti quei cittadini che si trovano in condizioni di svantaggio e difficoltà. Oggi, il settore "Welfare", è in grado di erogare e garantire un ventaglio di servizi all'utenza senza tralasciare nessuno e senza negare diritti a nessuno. Che alcuni servizi debbano essere meglio articolati e meglio organizzati, questo è fuor di dubbio, ma puntare il dito contro tutto e tutti con l'obiettivo di impoverire gli sforzi realizzati dall'Amministrazione Comunale nei confronti delle fasce deboli è una cosa che giudico inaccettabile. Affermare che la retribuzione oraria delle assistenti educative e alla comunicazione è diminuita rispetto all'anno passato e che molte sono le famiglie che rispetto a questo servizio hanno espresso lamentele, devo dire che si tratta di valutazioni fantasiose. Avrei voluto orientare il mio agire politico verso la realizzazione di iniziative destinate a meglio organizzare sul territorio cittadino i servizi offerti alle fasce deboli, ma i miei propositi sono purtroppo vincolati dalla situazione finanziaria disastrosa in cui il Comune di Reggio Calabria si trova per i ben noti motivi».

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«Per amore di verità – prosegue l'Assessore comunale al welfare - desidero ricordare al direttivo dell'Agedi, che l'Amministrazione Comunale, per offrire ai numerosi ragazzi disabili che frequentano le scuole primarie della città un servizio aggiuntivo, quest'anno ha inserito in bilancio un'ulteriore somma di circa 400,000 mila euro, rispetto alla somma impegnata l'anno passato. Questa importante scelta politica ha consentito al Settore "Welfare"di incrementare il numero degli assistenti educativi e alla comunicazione dando loro la possibilità di iniziare la loro attività lavorativa per giunta un mese prima rispetto l'anno passato. Si tratta di un servizio che ha invece fatto registrare, contrariamente a quanto affermato dall'Agedi, il gradimento di tante famiglie che hanno visto il proprio figlio disabile essere assistito, all'interno della scuola, da queste nuove figure».

«Poiché l'Agedi ha anche puntato il dito sul servizio di trasporto delle persone disabili – spiega ancora Nucera - ttrovo questa accusa, per usare un'espressione lessicale generosa, completamente fuori luogo, anche perché i rappresentanti dell'Agedi sanno benissimo che ho cercato in tutti i modi di sostituire l'assegno dato alle famiglie a titolo di rimborso spese con un servizio di trasporto affidato a delle società private, ma i preventivi pervenuti sono stati talmente alti che per l'Amministrazione Comunale era praticamente impossibile sostenerli. Se la pubblicazione dell'avviso pubblico per ottenere l'assegno per l'anno 2017 richiede alle famiglie dei disabili la presentazione del modello ISEE, e contestualmente stabilisce un tetto di 35.000,00 euro, questa soglia non è stata posta con l'intenzione di negare diritti a nessuno, ma è stata fatta con l'obiettivo di gestire e distribuire le somme previste dal bilancio comunale in modo più equo e responsabile nei confronti di quelle famiglie con maggiori difficoltà economiche rispetto a quei nuclei familiari il cui reddito invece supera i 50 o 60.00,00 euro. Ritengo che imbastire polemiche e abbandonarsi a dietrologie serve solo a creare inutili conflitti, quando su questi problemi è necessario affermare un confronto continuo, operoso e plurale. Una premessa, questa, che porta sicuramente a individuare congiuntamente soluzioni condivise sia nei confronti dei soggetti disabili sia nei confronti di tutti quei cittadini che nel territorio comunale vivono la loro vita in condizioni di disagio e difficoltà determinate da cause diverse» conclude l'Assessore Lucia Nucera.